Chi l’ha detto che l’aperitivo deve esser necessariamente sinonimo di abbuffate ricche di grassi e pesanti da smaltire? Dagli States al Belpaese sta prendendo piede un nuovo modo di intendere il momento più amato dai millennials e non solo che, in molti casi, va a sostituire la cena. Si tratta dell’aperilight, ovvero l’aperitivo che coniuga il momento del drink con colleghi e amici con la leggerezza e il gusto delle verdure, considerato decisamente più salutare dai nutrizionisti e fonte di ispirazione per nuove sperimentazioni culinarie da parte degli chef.

A lanciare il trend sono le stelle della ristorazione “Made in Usa”, da ‘Al Becco’ di New York di Joe Bastianich che sposa il gusto delle verdure marinate e grigliate con quello fresco di diversi frutti di mare, al ‘Cucina’ del celebre chef austriaco Wolfgang Puck a Las Vegas il cui piatto simbolo è la bruschetta con carciofi, ricotta, spinaci e olive. Una tendenza che arriva fino al Belpaese, dove uno chef su 3 lo propone privilegiando le verdure nella preparazione di finger food, crostini, flan e altre prelibatezze rigorosamente light.

La città meneghina, si sa, è la patria dell’aperitivo, che ha però radici antiche. Il termine ‘aperitivus’ (dal verbo latino aperire, ovvero ‘aprire’) allude alla bevanda che veniva consumata prima del pasto proprio in forza della sua capacità di ‘aprire lo stomaco’ e stuzzicare l’appetito. Già nel V secolo a.C. il medico Ippocrate aveva preparato un vinum bianco per stimolare il desiderio di cibo nei suoi pazienti inappetenti. A Roma si sorseggiava, invece, il mulsum, una bevanda ottenuta mescolando del vino con il miele, allo scopo di sollecitare il senso di fame.

Oggi, invece, ad accompagnare il buffet, c’è Premium Rice Drink, bevanda alcolica dal gusto deciso e fruttato ottenuta dall’unione del luppolo (forte e deciso) con un ingrediente speciale: il Riso Violet Riso di Nori, riso italianissimo, integrale e aromatico, prodotto dall‘Azienda Azienda Agricola Eleonora Bertolone. Un’esperienza sensoriale, grazie alle note dolci del Riso Violet che contralta con il gusto amarognolo del luppolo. Ideale per accompagnare un flan di radicchio e noci con macco di pomodori secchi e carciofini grigliati.“

Dopo aver sbattuto in una ciotola le uova, insieme a latte, un po’ di formaggio grattugiato e un pizzico di sale, vi si aggiunge una delicata crema di radicchio e noci. Tutto il contenuto viene poi versato in appositi stampini di alluminio e lasciato cuocere in forno a 145° C per circa 40 minuti. Una volta pronti, tali sformatini possono essere guarniti con una cucchiaiata di gustosa crema di pomodori secchi, precedentemente frullati, e un carciofino grigliato tagliato a metà”.