«In questo periodo registro nel mio studio un aumento di pazienti maschi di circa il 30% rispetto allo scorso anno – afferma il chirurgo bolognese Alessandro Gennai, socio dell’European academy of facial and plastic surgery (Eafps) -. Pur restando una minoranza, gli uomini oggi hanno meno problemi a rivolgersi a un chirurgo per migliorare i difetti fisici, mentre fino a qualche anno fa c’era più pudore nel farlo».  Gli uomini che si rivolgono al chirurgo in questo periodo lo fanno soprattutto per interventi del “penultimo minuto”, ossia quelli a cui si ricorre, di solito, quando non si sono raggiunti i risultati desiderati con dieta e ginnastica, ma c’è ancora abbastanza tempo per un’operazione chirurgica e la relativa convalescenza.  «Il torace e l’addome sono parti importanti per il corpo maschile – afferma Gennai-. In questo periodo sto registrando un vero e proprio boom di interventi legati a questa zona. Il problema principale che gli uomini cercano di risolvere è legato alla “pancia” e ai chili di troppo: l’intervento più praticato è la liposcultura addominale e dei fianchi, ossia la riduzione del grasso in eccesso, ma sono in forte aumento anche le riduzioni del seno. Quando nell’addome, oltre al tessuto adiposo, vi è pure un eccesso cutaneo si pratica invece la lipoaddominoplastica».
 La chirurgia in alcuni casi non è solo una scorciatoia per dimagrire, ma l’unica soluzione possibile. In particolare dopo un forte dimagrimento la pelle perde tono e risulta cadente, svuotata, e non risponde più all’esercizio fisico, quindi l’unica soluzione è il bisturi.
La situazione italiana è simile a quella degli Stati Uniti, dove gli ultimi dati dell’American Society for Aesthetic Plastic Surgery (Asaps) parlano di un vero e proprio boom di “liposuzione al maschile”, che nel 2009 ha registrato un aumento del 28%. Un ottimo risultato, soprattutto se si considera che, a causa della crisi economica, gli interventi negli Usa sono calati di due punti percentuali. Negli ultimi 10 anni gli interventi di ginecomastia sono addirittura raddoppiati. Gli interventi chirurgici e non chirurgici eseguiti sugli uomini nel 2009 sono stati nel 2009 oltre 900mila, pari al 9% del totale, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente.