Con la legge di bilancio pubblicata lo scorso lunedì 31 dicembre 2018, sono previste le seguenti modifiche fiscali:

–     regime forfetario con imposta sostitutiva al 15% ai contribuenti che hanno conseguito nell’anno 2018 ricavi o compensi fino a un massimo di 65.000 euro; il suddetto limite dei 65.000 euro è unico per tutte le partite iva e sostituisce i precedenti valori soglia dei ricavi – compensi percepiti (riguarda un milione di partite iva nonché gli insegnanti per le ripetizioni private); il suddetto regime non è applicabile a chi fattura al proprio datore di lavoro;

–     con il decimo condono del Governo si prevede una definizione agevolata dei debiti derivanti dall’omesso versamento di IRPEF e IVA delle persone fisiche che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica, ossia che hanno un ISEE fino a 20.000 euro (c.d. “saldo e stralcio”); sarà possibile definire il capitale, le sanzioni e gli interessi con il pagamento di un forfait pari al 16% se l’ISEE del nucleo familiare non supera gli 8.500 euro, al 20% con ISEE compreso tra 8.500 e 12.500 euro e al 35% se l’ISEE è superiore a 12.500 euro ma sempre nel tetto dei 20.000 euro; l’istanza deve essere presentata entro il 30 aprile 2019 e si potrà pagare o in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019 o in cinque rate: 35% a novembre 2019, 20% a marzo 2020, 15% a luglio 2020, 15% a marzo 2021 e 15% a luglio 2021; alle rate si applicano gli interessi al 2% annuo;

–     web tax del 3% su piattaforme, pubblicità e dati;

–     aumento dell’IRES per gli Enti del terzo settore e per le aziende del sistema sanitario;

–     aliquota del 7% per tutti i pensionati, anche esteri, che si trasferiscono nelle regioni del Sud in Comuni fino a 20.000 abitanti;

–     infine, torna per gli Enti locali la possibilità di aumentare le aliquote dell’IMU, della TASI e delle addizionali IRPEF.,