Sempre in divenire lo scontro tra i sessi. Ma la nostra società -tutti concorderanno- è vissuta e vive all’insegna di quello che i sociologi hanno chiamato il complesso della “Grande Madre”, aspetto prevalente nella cultura degli italici, oggi sfociato nel “mammismo” tipico dell’italiano doc. E la donna non può che vivere con passione questa estrinsecazione della propria femminilità, fatta di sicurezza e senso di protezione, perchè essa concede uno spazio e un ruolo non secondario riconosciuto dal maschio.Società matriarcale? Sicuramente, nel senso delle innumerevoli responsabilità. Perchè il gentil sesso si è impegnato nei movimenti di emancipazione per diventare una forza lavoro ed ha acquisito sulle spalle un peso ben più grosso, fatto di impiego, casa e famiglia, che devono restare di sua, indiscutibile competenza. Ecco la stasi insormontabile della diatriba tra i ruoli: si supera e non se ne discute, magari si affontano tematiche più delicate, ma fornelli, aspirapolvere e lavandini, proprio no. Società matriarcale anche in questo.Grande potere all’immaginaziona allora: quando vedere un uomo in parnanza diventa pornografia. Con un sottile spirito di rassegnazione, è, infatti, possobile immaginare un uomo alle prese coi fornelli, magari tutto intento a rendere più appetitosa la sua pietanza, oppure appagato dallo shopping con la propria compagna o addirittura invogliato a rendere più luminosa la sua stanza. Per indurre uno stato di eccitazione, ma attenzione, senza altro scopo che l’eccitazione in sè. Le rappresentazioni nero su bianco in  “Porno per donne”, (libro fotografico curato dalla Cambridge Women’s Pornography Cooperative, edizioni Magazzini Salani), per sfiorare, almeno una volta, l’utopia.