Trovare una tragedia scespiriana recitata in modo tale da lasciare lo spettatore a fine spettacolo carico di emozioni è cosa rara. Ma Re Lear, interpretato da Eros Pagni, diretto da Marco Sciaccaluga e nella nuova traduzione di Edoardo Sanguineti riesce a pieno nell’arduo compito.Di scena fino al 30 novembre al Teatro Eliseo, lo spettacolo di Sciaccaluga, avvalendosi della nuova versione italiana, in versi e prosa, di Sanguineti, si carica di un ritmo scenico capace di addentrarsi nel profondo dello spettatore. Spettatore che, catturato dalla triste storia di Re Lear, fluttua nella dimensiona volutamente arcaica nella quale i personaggi della tragedia sono inseriti. Un modo antico mosso da sentimenti di amore, morte, invidia e tradimento più che universali.Motore dell’intera tragedia Re Lear. Un personaggio complicato che Eros Pagni è riuscito a rendere tanto plausibile quanto irrazionale. Perché è proprio la perdita della ragione che caratterizza questo stereotipo di uomo illuso e deluso incarnato da Lear, un vecchio re che decide di dividere il proprio regno tra le tre figlie a secondo dell’amore che queste sapranno dimostrargli. Mentre le adulanti Goneril e Regan ricevono la loro parte di regno, l’onesta Cordelia, incapace con le parole di dimostrare il suo amore vero, viene messa al bando dal re. Lear ben presto si renderà conto dell’ingratitudine delle due figlie “favorite” e si ritroverà a vagare in compagnia del proprio Fool. La vicenda del re si intreccia con quella del devoto Gloucester anche lui condannato alla disperazione a causa delle manovre del figlio illeggittimo, Edmund, che riesce con l’inganno a far esiliare il fratello Edgar, costretto a fingersi pazzo. Il resto non lo sveliamo.Secondo il regista Sciaccaluga: “Nessuna storia più di questa racconta il paradosso di stare al mondo. Questa “mostrificata” storia dell’umanità me ne svela tutto l’orrore, ma è insieme capace di farmela disperatamente amare.” Al fianco di Pagni gli attori, tutti meritevoli di plauso,  della Compagnia del Teatro Stabile di Genova: Alice Arcuri (Regan), Orietta Notari (Goneril), Fiorenza Pieri (Cordelia), Federico Vanni (Gloucester), Gianluca Gobbi (Edgar), Nicola Pannelli (Edmund), Massimo Mesciulam (Kent), Vito Saccinto (Fool).