Regali di nozze, di Natale, di compleanno, di anniversario. Regali per farsi perdonare, per farsi ricordare, per conquistare, per esibire. Regali di affetto, di stima, di simpatia, di dovere. Regali ufficiali, aziendali, intimi, privatissimi. Piccoli”pensieri”, “idee”, di poco valore venale, ma di grande significato. Regali lussuosi, costosi, sbalorditivi. Regali, Regali, Regali, sempre di più, sempre più spesso. L’arte del regalo è delicata, raffinata e difficile, e non si impara in un giorno.

Ma quando è nato il regalo?

Le origini si perdono nella notte dei tempi. Tra i doni più antichi passati alla storia ci sono le strenne, associate al culto della dea Strenia presso le popolazioni sabine, duemilacinquecento anni fa. Con i romani, il rito si arricchisce di fichi, mele, dolcissimi frutti della natura, per augurare un futuro felice a chi li riceveva in dono. Il Cristianesimo bolla come “strenne del diavolo” i regali scambiati nel corso delle Calende di gennaio, all’inizio dell’anno solare. Ma sarà sufficiente legare la consuetudine pagana alla festa religiosa che ricorda la nascita di Gesù, per far rivivere l’abitudine del dono e diffonderla nei secoli in tutto l mondo. Offerte di doni sono menzionate continuamentenell‘Iliade e nell’Odissea: doni fra combattenti, come Ettore e Aiace; doni di riscatto accettati da Achille per restituire il corpo di Ettore; doni di corteggiamento per per convincere Penelope alle nozze;doni di ospitalità come quelli che uscivano dal palazzo del munifico Menelao.

Ditelo con un fiore

C’è chi come Cole Porter (il compositore statunitense), ne ha addirittura creato uno, la rosa Linda Porter, spendendo centomila dollari per fare un regalo unico alla moglie…Chi invia violette profumate comprate al chiosco del quartiere per festeggiare il primo bacio, la primavera, o augurare felicità all’amica costretta a casa per un malanno…E chi, invece si affida a INTERFLORA, l’azienda leader nella consegna di fiori, piante e regali a domicilio in tutto il mondo.

fiori

Non esistono occasioni in cui non si possano regalare fiori. Ogni tappa della vita, dal battesimo al matrimonio, ogni gioia e ogni dolore, è segnata dall’effimero dono che dura l’espace d’un matin. Gabriele D’annunzio saccheggiava i fiorai più noti delle varie città per donare fiori alle innumerevoli donne della sua vita, mentre Carmen, immortalata nella musica di Bizet, conquista Don Josè con un semplice fiore di gaggia (cioè di acacia).

Non occorre regalare a tutti i costi fiori strani o rare specie, si possono invece scegliere composizioni inusuali, accordando varie sfumature dello stesso colore: il rosa carne di una struggente rosa antica, accanto al colore più deciso di una zinnia o di un lilium, al bianco e al rosa di una camelia…Un bouquet di margherite e anemomi è di buon augurio per una fanciulla alle prese con l’esame di maturità, mentre un mazzo di bocche di leone variopinte è adatto per festeggiare la laurea di uno studente brillante o il successo in carriera dell’uomo d’affari. L‘orchidea non ammette intrusioni e va regalata da sola, mentre le rose rosse sono le più indicate per l’oggetto di una grande passione.

Per i fiori, come per ogni regalo, è determinante la confezione. Ci si può sbizzarrire nella scelta, tra bouquet circondati di carta crespata e nastri, cestini laccati, ciotole di porcellana, scatole trasparenti in cui sono adagiati i leggeri e fugaci ambasciatori delle nostre emozioni.