Piccoli chicchi che, conditi con poco olio e parmigiano, possono diventare un ottimo e salutare piatto. Il riso è un alimento unico: digeribile, nutriente e perfetto per realizzare qualsiasi tipo di portata. In più, l’assenza di glutine lo rende adatto per gli intolleranti a queste proteine. Vale la pena, dunque, di portarlo a tavola spesso e di dedicare più attenzione alle varietà preziose che si producono n Italia.

Tante varietà italiane per mille ricette
Il riso coltivato in Italia viene classificato in quattro tipi diversi: comune, fino, semifino e superfino. Ciascuno, poi, ha più varietà che si differenziano a secondo della grandezza dei chicchi, della resistenza alla cottura e dalla quantità di amido.

• Riso comune
Ha chicchi piccoli, opachi o perlati, poco resistenti alla cottura, ed è indicato per minestrine e dolci.
• Riso semifino
Si caratterizza per i chicchi perlati, un poco più grandi, diversamente resistenti alla cottura. Sono classificati semifini il Vialone Nano, perfetto per i risotti, e i meno conosciuti Maratelli e Rosa Marchetti, indicati per minestre a cottura lunga, timballi e arancini.
• Riso fino
Le dimensioni dei chicchi crescono ancora. Sono resistenti alla cottura, adatti per ripieni e sformati ma anche per risotti. Tra le diverse varietà ricordiamo Rizzotto, Ribe e Sant’Andrea.
• Riso superfino
È molto apprezzato grazie ai suoi chicchi grandi a struttura vitrea, che resistono molto bene alla cottura. Le note varietà Carnaroli, Arborio, e poi Baldo e Roma, risultano tutte ideali per i risotti ma, proprio perché tengono bene la cottura, possono essere utilizzate anche per timballi o sformati.
• Riso integrale
Si ottiene con la sbramatura del riso greggio, quando viene rimossa la pellicola la più esterna che avvolge il chicco conservando così preziose sostanze, come fibre, minerali e vitamine. Quello prodotto in Italia in genere ha tempi di cottura molto lunghi, intorno ai 40 minuti, e rimane sempre leggermente croccante, conferendo ai piatti un gusto particolare.