A pochi giorni dal ballottaggio fra Rutelli e Alemanno, il corrispondente del New York Times da Roma, Ian Fisher, decanta una Roma by Night sicura e da sogno. E pensare che lo stesso Fisher, quattro mesi fa, aveva parlato di un’Italia triste, abitata da un popolo povero, vecchio e senza fiducia nelle istituzioni. Ora il giornalista sembra ritrattare la sua visione descrivendo una Roma poetica di cui godere soprattutto la notte. Luoghi simbolo come Piazza di Spagna, San Pietro, Piazza del Popolo e (addirittura) Colle Oppio sono, per Fisher, destinazioni amene dove trascorrere in tutta tranquillità le sere estive, periodo in cui le strade si affollano di persone che sfruttano le mille opportunità di svago che la città ha da offrire. Peccato che, dopo pochi giorni dalla violenza sessuale ai danni di una studentessa universitaria, aggredita da un romeno nella stazione de La Storta, le parole di Fisher appaiano alla stregua di un affresco ottimistico, un “regalo di addio” all’amministrazione veltroniana visto che il corrispondente è prossimo al ritorno negli Stati Uniti.