Ictus, infarto, insufficienza renale: questi i maggiori pericoli dovuti all’ipertensione arteriosa. A soffrirne in Italia sono quasi 15 milioni di persone, di cui ogni anno ne muoiono 240 mila. Per sensibilizzare la popolazione mondiale su questo tema,  si è svolta nei giorni scorsi la V Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa promossa dalla World Hypertension League. Il tema centrale: “Sale e Ipertensione, i due killer silenziosi”. Il sale, infatti, pare sia tra i maggiori colpevoli di questo fattore di rischio. Fabio Magrini, direttore del Centro di ipertensione e medicina Cardiovascolare dell’Università degli Studi di Milano, si è espresso circa il limite con cui dovrebbe essere usato: “L’unica regola è non usarne più di 4/5 grammi al giorno a testa, ovvero un cucchino raso a testa. Ma in Italia se ne usano tre volte il necessario”.Circa le dinamiche con cui aumenta il pericolo di ipertensione ha spiegato: “L’aumento del sodio fa in modo che il corpo trattenga più acqua, con una conseguente ‘espansione del volume plasmatico’”. Il consiglio è quello di tenere sempre sott’occhio la pressione. Un particolare appello il Dott. Magrini lo fa alle donne che “devono adottare qualche piccolo accorgimento e controllare più spesso la propria pressione, soprattutto in quattro fasi della loro vita: cioè durante la gravidanza, la menopausa, mentre si seguono trattamenti ormonali sostitutivi e quando si assume la pillola contraccettiva”.