Bastacon mani sudate, rossori improvvisi o balbettii davanti alla donna che si sognada una vita e che finalmente, e con fatica, si è riusciti ad invitare a cena. Esoprattutto, basta con l’angoscia di pianificare tutta la serata fino al più piccolo dettaglio. Per riuscire a vivere il primo appuntamento con la giustaserenità arrivano in consigli degli esperti con cui vincere quella che vieneconsiderata  la ‘sindrome da cotta’.“Definirecosa sia l’amore è davvero difficile, sia in termini sociologici che biologici.-afferma Michele Cucchi, psichiatra,Direttore Sanitario del Centro Santagostino di Milano ed autore del libro‘Vincere l’ansia con l’intelligenza emotiva’ – . Di certo è un sentimentoche elettrizza chi ne viene travolto, sopraffatto da un’energia che non ci siimmagina nemmeno di poter sprigionare; rende tutto piu’ vivido e qualsiasisensazione viene amplificata e diventa speciale. E’ anche risaputo pero’ cheamare non è facile e spesso genera le cosiddette “pene” d’amore, forme d’ansiache possono essere particolarmente spiacevoli. Quando conosciamo una persona che ci attraeirresistibilmente e, verosimilmente, avvertiamo quella che prima abbiamochiamato sindrome da cotta, possiamosperimentare tipicamente anche alcune forme d’ansia. Questo è normale perchél’amore alimenta le aspettative e come sempre le aspettative generano ansia!”.Tra i sintomi consideratipeggiori? L’ansia divedere la propria amata sempre. “Viviamo  continua Cucchi – con la quasi ossessiva ideadi dover vedere e sentire la persona che ci interessa. Tutto il resto puo’sembrare perdere di significato. Seppur questo monopolio sia normale, è meglionon tradurre regolarmente la nostra impazienza in comportamento: potremmoessere considerati soffocanti, oppressivi e troppo disponibili. Bisogna trovareil giusto mix di coccole e interessamento lasciando anche spazi di silenzio eriflessione, alimentando l’attesa e il desiderio.Ma quali sono i motivi diansia piu’ diffusi? “Alcunidi noi potrebbero andare in palla circa il come comportarsi, come vestirsi,dove andare, cosa proporre di fare. Anche se il gioco della seduzione richiederegole comportamentali che alimentino stupore, intrigo, sensualita’,sorpresa,  romanticismo, bisogna esserein grado di non snaturarsi, di essere sé stessi, di valorizzarsi, senza esigereuna trasformazione in specialisti della seduzione. Essere autentici è il modomigliore per piacere. Durante il corteggiamento siamo disposti a fare cose inmodo diverso, stando attenti ad ogni minimo dettaglio: questo è un aspettoimportante che dovrebbe essere coltivato sempre, in tutte le fasi del rapporto,ed è fatto di piccoli dettagli capaci di rinnovare costantemente la complicita’”.E in caso di unappuntamento galante, come comportarsi? “Qualora, andando ad un appuntamento galante, fossimopervasi da un’ansia che sembra bloccarci, ricordiamoci alcune cose.Innanzitutto essere ansiosi per un appuntamento galante vuole dire che teniamoparticolarmente alla cosa, questo è un segno di rispetto che puo’ lusingare lapersona oggetto delle nostre attenzioni: la nostra ansia, in questo caso, sesiamo in grado di giocarci un po’, puo’ anche farci fare bella figura. Quindinon censuriamola. D’altro canto non dimentichiamoci che è molto probabile cheanche l’altra persona potrebbe e dovrebbe essere nella medesimacondizione.  Parlarne un po’ puo’ essereun modo per normalizzare quello che sentiamo. Non dobbiamo sentirci imbarazzi ariguardo dei nostri sentimenti. Alcuni pensano che essere particolarmentesensibili sia una debolezza. In realta’ le emozioni sono sempre una guida e perpoter amare veramente bisogna mettersi in gioco, per cui essere particolarmentesensibili, seppur ci esponga a maggiori pene d’amore, è anche un buon modo peressere empatici e quindi apprezzati amatori”.
LE4 REGOLE PER VINCERE LA ‘SINDROME DA COTTA’:1-    Relativizziamole possibili conseguenze negative, non è una partita da o tutto o nulla! Pensare che sia fondamentale comeandra’ l’appuntamento e catastrofizzare le possibile conseguenze ci metteemotivamente con le spalle al muro: ci fa sentire come se avessimo tutto daperdere. Sentiamoci liberi eventualmente anche di sbagliare, ci stiamo mettendoin gioco ed è normale non essere perfetti! 2-    Noncerchiamo di stupire con luoghi, abbigliamento, modi che non ci sono familiari. Anziché vincere l’ansiadell’aspettativa di stupire ci sentiremo vulnerabili, goffi, impacciati equesto ci terra’ intensione costantemente. Scegliamo dunque un abbigliamentoche ci fa sentire noi stessi, che rispecchia il nostro modo di esprimerci,scegliamo luoghi, ristoranti, citta’, passeggiate che conosciamo e ci dannotranquillita’. Colpiremo per la nostra naturalezza e la padronanza deimovimenti. Magari dovremmo imparare a esmplorare regolarmente posti nuoviadeguati a appuntamenti galanti, stimolando la nostra curiosita’, e indossareabiti seduttivi con maggior frequenza, senza aspettare solo l’appuntamentogalante; questo ci allenera’ al “ruolo”. 3-    Cerchiamodi farci un’idea di come è fatta la persona che incontreremo, di quali sono imodi che la fanno sentire a proprio agio. Per ottenere questo risultato alleniamoci costantemente“a tendere l’orecchio” sulla frequenza emotiva dei nostri interlocutori: stiamoattenti a cogliere dal loro comportamento e dal linguaggio non verbale lereazioni emotive alle situazioni, ci indicheranno la direzione ed il tono datenere. Non perché si debba sfalsare il nostro modo di essere, ma perché nonc’è il giusto modo di comunicare, ma il modo giusto per quella data persona.  4-    Noncerchiamo di pianificare troppo l’appuntamento: per quanto noi si possa esserefantasiosi nella previsione e minuziosi nella pianificazione, la realta’ nonsara’ mai come l’abbiamo immaginata.Ed in questo caso lo sforzo di pianificazione e previsione ci generera’ soloansia per la sensazione di non avere tutto sotto controllo. Non c’è nulla di piu’ansioso che sforzarsi di tenere sotto controllo cio’ che non è prevedibile eche non dipende esclusivamente da noi. Inoltre, solitamente, cio’ che non ècontrollabile, è comunque gestibile.