“Pura letteratura, costruzioni precise, ben dosate. Un romanzo perfetto… un’eccezione al grigiore della letteratura attuale. Uno splendido regalo”. Così “El cultural” ha definito l’ultima fatica dello scrittore spagnolo David Trueba. Con un inatteso cambio di rotta rispetto alle aspettative comuni, infatti, l’autore ha dato vita ad uno spaccato, nella Madrid contemporanea, della vita di tre personaggi tratti dallo stesso contesto familiare.La storia, dunque, si snoda tra Sylvia, diciassette anni appena compiuti, che viene investita nel pieno della notte dalla Porsche di un calciatore argentino ventenne del quale finirà per innamorarsi; Lorenzo, il padre di Sylvia, abbandonato dalla moglie, disoccupato, tenta di ricostruirsi una vita assassinando il suo vecchio socio d’affari; Leandro, padre di Lorenzo e nonno di Sylvia, uomo mediocre e pianista mancato, ora pensionato (la moglie Aurora è in ospedale in punto di morte), si gioca pensione e reputazione frequentando un bordello di periferia. E poi la carriera internazionale dell’amico d’infanzia di Leandro butta giù un pò di pepe, insieme a quel sottile sconforto per la contrapposizione al proprio lavoro di lezioni private, ridotto a mero esercizio accademico.A suo modo, ogni personaggio tenta di conquistare un’identità vincente,  che rivela fino in fondo l’ansia dell’uomo moderno di fronte alla felicità. Con tutti i rischi legati a quella consapevolezza spiacevole, più o meno presente, di “saper perdere” nel raggiungimento faticoso dell’obiettivo prefissato.

Saper perdere
David Trueba
Feltrinelli