La cucina a basso indice glicemico si basa sull’idea di utilizzare alimenti che non aumentano rapidamente il livello di zucchero nel sangue, ma che invece forniscono una fonte di energia sostenibile e costante. L’indice glicemico (IG) è una scala che misura quanto rapidamente un alimento aumenta il livello di zucchero nel sangue. Gli alimenti con un IG alto (superiore a 70) vengono rapidamente digeriti e assorbiti nel flusso sanguigno, causando un picco di zucchero nel sangue. Al contrario, gli alimenti con un IG basso (inferiore a 55) vengono digeriti più lentamente e forniscono una fonte di energia costante.

Esempi di alimenti a basso indice glicemico includono frutta e verdura non amidacea, come mele, pere, fragole, broccoli, carote e zucchine, cereali integrali, come riso integrale, quinoa, farro e avena, legumi, come fagioli, ceci e lenticchie, noci e semi, come mandorle, noci e semi di lino, proteine magre, come pollo, tacchino, pesce e uova.

Per creare piatti a basso indice glicemico, è possibile combinare questi alimenti in modo creativo, ad esempio, utilizzando riso integrale al posto del riso bianco, scegliendo pane integrale al posto di pane bianco, e aggiungendo verdure fresche a un’insalata per aumentare la fibra e ridurre l’IG complessivo del pasto.

La cucina a basso indice glicemico è particolarmente indicata per le persone che hanno problemi di glicemia, come diabete, sindrome metabolica o resistenza all’insulina, ma può essere una scelta salutare per chiunque desideri una dieta più equilibrata e sostenibile.