Ci risiamo. I musei sono di nuovo chiusi. Forse riapriranno a fine mese, ma solo se i rossi diventeranno arancioni e gli arancioni gialli, e poi bianchi. E noi che siamo in astinenza da mostre, noi che amiamo perderci nelle riflessioni degli artisti, confrontare opere, sperimentare quei cambi di prospettiva che solo l’Arte riesce a darci, come facciamo?

Una soluzione c’è. Se oggi i musei non ci possono accogliere, le gallerie invece ci aspettano a braccia aperte con un’offerta di mostre, personali e collettive, che nulla ha da invidiare a una programmazione museale.

Ecco perché abbiamo pensato – per gli amanti dell’arte che vivono a Milano – a questa piccola guida alla scoperta delle mostre visitabili in corso nelle gallerie di cui siamo portavoce.

GióMARCONI

Enrico David. Cielo di giugno

Da Gió Marconi, in Via Tadino 20, fino al 20 marzo è possibile visitare la mostra di Enrico David Cielo di giugno. Alle pareti della galleria una serie di opere in parte nate dall’esperienza alla 58° Biennale di Venezia: una mostra di “prime volte”, prima personale nella galleria milanese e anche prima mostra composta quasi esclusivamente da opere grafiche, nutrite di aria e atmosfera, di luce, di vento, di crepuscolo. Il lavoro dell’artista sembra un esercizio di contemplazione, di attesa, in cui l’orizzonte è l’utopia verso cui tendere. Il suo continuo spostarsi è proprio ciò che ci spinge a continuare ad andare avanti.

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com e barbara@larafacco.com

Arte Moltiplicata. Grafiche, multipli, libri d’artista…

Negli spazi di Via Tadino 15, fino al 31 marzo Gió Marconi presenta la mostra Arte Moltiplicata. Grafiche, multipli, libri d’artista…. Un’esposizione che – tra opere di Alberto Burri, Alexander Calder, Mario Ceroli, Gianni Colombo, Lucio Fontana, Sam Francis, Man Ray, Joan Miró, Giulio Paolini, Mario Schifano, Antoni Tàpies, Victor Vasarely e molti altri – racconta l’idea della moltiplicazione dell’oggetto artistico, nata all’inizio del XX secolo per promuovere una diffusione democratica dell’arte, e trasmessa dalle avanguardie storiche fino agli artisti di oggi.

Partendo dal concetto di “piccola utopia”, quel sogno di trasformazione dell’idea dell’unicità nell’arte e della sua percezione, la mostra si concentra sugli anni d’oro dello Studio Marconi, tra il 1965 e il 1992.

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com e barbara@larafacco.com

Galleria Poggiali

Goldschmied & Chiari Dove andiamo a ballare questa sera?

Fino al 31 marzo 2021 l’installazione di Goldschmied & Chiari Dove andiamo a ballare questa sera? resterà visibile dalle vetrine della Galleria Poggiali, in Foro Buonaparte 52. L’opera, esposta per la prima volta in uno spazio privato, consegna al pubblico un ricordo tutto anni Ottanta: i resti di una festa finita, una musica dell’epoca in un loop senza ballerini, luci a intermittenza che colorano lo spazio, bottiglie ormai vuote a terra, coriandoli, mozziconi di sigaretta e fumo, e un titolo che è una citazione diretta della guida delle migliori discoteche italiane, scritta nel 1988 dall’allora Ministro degli Esteri, Gianni De Michelis.

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com

ML Fine Art | Matteo Lampertico

Ritorno al Barocco. Fontana, Leoncillo, Melotti

In via Montebello 30, nei nuovi spazi milanesi di ML Fine Art | Matteo Lampertico, fino all’11 aprile è possibile ammirare opere di Lucio Fontana, Leoncillo e Fausto Melotti, protagoniste della mostra RITORNO AL BAROCCO, a cura di Andrea Bacchi, storico dell’arte e Direttore della Fondazione Zeri. Diciannove sculture, preziose opere in ceramica realizzate tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta, e un Concetto Spaziale raccontano il significato della cultura barocca nelle opere pittoriche e scultoree di tre grandi Maestri del Novecento italiano. Tra le opere anche due Trofei e i relativi bozzetti realizzati da Leoncillo per l’Esposizione Universale di Roma del 1942, che per la prima volta vengono esposti insieme.

Per maggiori informazioni: marta@larafacco.com e barbara@larafacco.com

Cardi Gallery

Mimmo Paladino. I Dormienti

Fino al 30 aprile, infine, negli spazi di Cardi Gallery Milano in Corso di Porta Nuova 38, è possibile fare esperienza di una delle installazioni più emozionanti realizzate da Mimmo Paladino. Il maestro della Transavanguardia italiana è protagonista di una mostra personale in cui espone per la prima volta a Milano, con un allestimento da lui pensato per gli spazi della galleria, I Dormienti, opera nata alla fine degli anni Novanta.Composta da trentadue sculture in terracotta raffiguranti uomini addormentati, rannicchiati a terra, l’installazione, immersa nella penombra, è accompagnata da una traccia sonora appositamente composta dal musicista inglese Brian Eno.

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com e info@larafacco.com