«Difficilmente l’attuale decisione del presidente del Consiglio ci porterà a conoscere cose nuove a proposito delle stragi.  Ma ci sono archivi (come quello della Presidenza della Repubblica, o delle segreterie di sicurezza, sulle quali si estende il segreto Nato) che la magistratura non ha potuto esaminare… Si tratta di enti non dipendenti dalla Presidenza del Consiglio, però, volendo, Renzi potrebbe sottoporre rispettosamente al Capo dello Stato l’opportunità di un accesso molto più largo di quello attuale alla documentazione del Quirinale. Oppure potrebbe porre il problema dell’accesso alla documentazione in sede Nato. Forse gli direbbero di no, o la proposta cadrebbe nel vuoto (è possibilissimo), ma sarebbe il primo presidente del Consiglio italiano a provarci. E la cosa avrebbe in sé un grande valore».

Questo il commento, sul settimanale OGGI dello storico Aldo Giannuli,  che nel novembre 1996 ha scoperto una gran quantità di documenti non catalogati dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’Interno, nascosti nel noto “archivio della via Appia”.