Irriverente, trasgressivo, alternativo. Sicuramente originale. Parliamo di Filippo Giardina che lo scorso 14 ottobre è salito sul palco della Locanda Atlantide a Roma per esprimere il mondo interiore utilizzando la comicità. Meglio. A detta dell’attore “la satira utilizza la risata per dire qualcosa”. La risata, dunque, mezzo e non fine per far riflettere lo spettatore  su temi altamente umani.
Dalla rivoluzione internettiana (da qui Sesto potere che titola lo spettacolo) al sofferto rapporto uomo-donna, passando per la politica e la religione, la satira di Giardina riesce a catturare un pubblico  interlocutore e fortemente coinvolto. Perchè non ci sono luoghi comuni e gli stimoli (questi tantissimi) invogliano alla riflessione. 
Attraverso un linguaggio insolito, quello della stand – up comedy (un genere di comicità in voga nei paesi anglosassoni) e con punte estreme di oscenità liberatorie, Sesto potere convince per lo spirito critico che provoca e per la visione anticonformista che illustra. Il tutto in una perfetta atmosfera di complicità.
Ma non finisce qui. Altri spunti, sempre dissacranti e conditi con una buona dose di cinismo, sono pronti per essere sciorinati dal prossimo novembre con la quinta edizione di Satiriasi, primo esperimento italiano di Stand Up Comedy ( www.satiriasi.com). La rassegna prevede dieci serate nelle quali gli attori si alterneranno sul palco della Locanda Atlantide di Roma con monologhi inediti della durata di circa dieci minuti.