Mai come nell’ultimo anno e mezzo, per ragioni legate alla pandemia e a diversi incentivi erogati come conseguenza della stessa, nell’ambito dell’hospitality si è ricorso in maniera massiccia a modifiche per ampliare le strutture dei propri ristoranti e bar: come conseguenza del maggiore spazio da utilizzare, anche l’arredamento degli stessi è stato cambiato e spesso i proprietari e gestori hanno dovuto fare investimenti per acquistare nuovi oggetti di arredamento.

Per ampliare le strutture si è fatto un ricorso massiccio a strutture che già bar, pub e ristoranti utilizzavano per accogliere un sempre maggior numero di persone all’interno delle attività: i dehors ristoranti (o per bar) a seconda dell’attività dove viene installato.

I dehors, infatti, permettono di far sedere un maggior numero di persone permettendo al gestore di sfruttare lo spazio esterno ove possibile; ove possibile in quanto, per poterlo sfruttare, è necessario avere adeguato spazio a disposizione, richiedere dei permessi e ottenere l’approvazione del comune per poterlo utilizzare.

Strutture come i dehors per ristoranti e bar si sono rivelati quindi essenziali, soprattutto dopo il primo lockdown totale del 2020, per poter permettere a ristoratori e baristi di recuperare parte dei guadagni perduti (anche se comunque il loro utilizzo era anche una conseguenza delle necessità di distanziamento sociale fra tavoli e persone): nell’ultimo periodo invece, visto che è possibile far sedere i clienti solo all’aperto, anche l’utilizzo dei dehors non ha permesso ai gestori di poterli utilizzare.

Nei prossimi mesi invece, grazie all’allentamento restrizioni come conseguenza del piano vaccinale e della diminuzione di contagi, l’utilizzo dei dehors diventerà sempre più massiccio e molti esercenti si stanno dotando di queste strutture per accogliere la clientela in totale sicurezza sia durante i mesi estivi che invernali.

I dehors, infatti, sono ottimali sia per la stagione estiva ma anche per quella invernale qualora adeguatamente riscaldati; gli stessi che vengono utilizzati anche aperti durante l’estate, possono essere utilizzati anche durante l’inverno grazie al riscaldamento effettuato con stufe e funghi riscaldanti.

Se i dehors sono quindi la soluzione ottimale per ampliare lo spazio di un’attività di ristorazione, bisogna comunque pensare che dopo averli installati bisogna arredarli e quindi aumentano i costi legati all’ampliamento del proprio esercizio commerciale.

Uno dei primi elementi da prendere per arredare lo spazio all’interno del dehor sono sicuramente i tavolini, necessari per far sedere i propri clienti; chiaramente l’investimento dipende dal numero di coperti e quindi dallo spazio a disposizione. Oltre ai tavolini saranno necessarie anche le sedie per poter far stare comodi gli ospiti all’interno del locale.

Tavolini e sedie sono gli elementi base, ma potrebbe esserci anche bisogno di altri elementi d’arredo dai costi maggiori: uno di questi è, soprattutto nel caso dei bar, il bancone.

Qualora infatti aumentasse lo spazio espositivo e di conseguenza il numero di persone, potrebbe non essere più sufficiente avere solo un bancone ma bisognerebbe installarne un altro per servire in maniera efficiente  le persone che consumano all’interno del dehor. Dietro al bancone sarebbero necessari poi tanti altri elementi di arredamento che servono al personale per poter lavorare al meglio: bisognerebbe quindi acquistare mensole, espositori, dispense, lavelli, e tanti altri oggetti che risultano essere indispensabili per operare al meglio e offrire un servizio di qualità in grado di soddisfare la clientela.