Ecco una selezione di romanzi per colorare le vostre prossime vacanze. Tutti Bompiani.

Cuore Primitivo
Andrea De Carlo
Mara Abbiati, scultrice di grandi gatti in pietra, e suo marito Craig Nolan, famoso antropologo inglese, hanno una piccola casa di vacanza vicino a Canciale, paesino ligure arrampicato tra il mare e l’Appennino. Un mattino d’estate Craig sale sul tetto per controllare da dove sia entrata la pioggia di un temporale estivo, e ci cade attraverso, quasi spezzandosi una gamba. Alla disperata ricerca di qualcuno che gli aggiusti la casa, vengono in contatto con Ivo Zanovelli, un costruttore con molte ombre nella vita. Nel corso di pochi giorni di un luglio incandescente l’equilibrio già precario di ognuno dei tre si rompe, e fa emergere con violenza dubbi, contraddizioni, desideri fino a quel momento dormienti. In Cuore Primitivo, il suo diciottesimo romanzo, Andrea De Carlo utilizza le tecniche di spostamento della prospettiva sviluppate in Giro di vento, Lei e lui e Villa Metaphora, per raccontare a capitoli alterni le ragioni dei tre protagonisti in tutta la loro complessa, incontrollabile verità.

 

Trieste
Dasa Drndic
Haya Tedeschi è a Gorizia, sola e circondata da una cesta di fotografie e ritagli di giornali. È una donna anziana, che dopo 62 anni aspetta di ricongiungersi a suo figlio, avuto da un ufficiale delle SS e rapito dalle autorità tedesche per far parte del programma segreto di Himmler: il progetto Lebensborn. Il figlio che sta cercando disperatamente era nato nel 1915 da una relazione con Kurt Franz, giovane ufficiale tedesco alto e biondo di cui si era innamorata, senza sapere che era già a capo del campo di lavoro di Treblinka. Haya riflette sulle esperienze della sua famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e sul massacro degli ebrei italiani nella Risiera di San Sabba, il campo di concentramento di Trieste. La ricerca ossessiva di suo figlio la conduce tra fotografie, mappe, le deposizioni ai processi di Norimberga e le testimonianze dirette delle atrocità avvenute sulla sua porta di casa. Da questo romanzo emerge la sconcertante cronaca dell’occupazione nazista nel nord Italia.
Gli scaduti
Lidia Ravera
Nell’Italia europea di un futuro prossimo, il Partito Unico, che ha preso il potere in nome dei trenta/quarantenni, stabilisce, per legge, il ritorno a una società “naturale”, in cui le generazioni, invece di accavallarsi, tornino a susseguirsi, in buon ordine. A trent’anni si coprono le postazioni di comando, a sessanta, si viene ritirati. Dove? Non è chiaro. Un mondo a parte di cui si sa poco e si cerca di immaginare il meglio. Gli anni del Grande Disordine hanno messo a dura prova la pazienza dei cittadini, le nuove regole vengono perciò accettate come un cambiamento necessario. Anche Umberto, amministratore delegato di una azienda importante, allo scadere del suo tempo, accetta di lasciare casa amici posizione e l’amatissima moglie Elisabetta, di poco più giovane di lui e altrettanto ben piazzata nel mondo del lavoro. Forse è giusto scansarsi e fare posto ai figli, come Matteo che, a 35 anni, ancora vive all’ombra di suo padre. Non è colpa di nessuno se, oggi, si muore più tardi.

 

Il miniaturista
Jessie Burton
In un giorno d’autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman – Nella-fra-le-nuvole è il soprannome datole da sua mamma – bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo, per iniziare una nuova vita come moglie dell’illustre mercante Johannes Brandt. Ma l’accoglienza è tutt’altra da quella che Nella si attendeva: invece del consorte trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt; nella camera di Marin, Nella scopre appassionati messaggi nascosti tra le pagine di libri esotici; e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. Anzi, quando Nella gli si avvicina, seduttiva, memore dell’insegnamento della mamma (“Il tuo corpo è la chiave, tesoro mio”), lui la respinge. L’unica attenzione che Johannes riserva a Nella è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l’invito ad arredarla.