Se ci sentiamo stanchi, malinconici, apatici, chiediamo aiuto alle nostre amiche piante per vivere in forma smagliante. Un valido aiuto viene dall’iperico, pianta di cui si trova notizia già in epoca greco-romana, Plinio nel XIV libro delle Historiarum Mundi e Galeno ne descrivono l’uso e nel Medioevo si riteneva che avesse virtù esoteriche: si pensava che potesse allontanare gli spiriti malvagi. Anche la medicina popolare ha impiegato questo piccolo fiore dai petali gialli meglio noto come erba di San Giovanni. Infatti stringendo tra le dita i petali, essi si tingono di rosso, il che evoca il colore del sangue del Battista. Più semplcemente il nome viene attribuito al fatto che la fioritura dell’iperico raggiunge l’apice nel mese di giugno in cui si festeggia, il giorno 24, San Giovanni. Diffuso in Europa, Nord Africa e Asia Occidentale, l’iperico viene raccolto nel periodo di massima fioritura, perché i fiori contengono l’ipericina, l’elemento attivo più importante che è in grado di elevare il livello di ormoni che regolano l’equilibrio psicofisico dell’organismo come serotonina, adrenalina e noradrenalina. E’ dimostrato che molti disturbi dell’umore come la malinconia e la lieve depressione sono correlati alla riduzione del livello di serotonina. Non solo. L’erba di San Giovanni possiede altre virtù come un’azione ipotensiva, mucolitica e decongestionante per effetto dei tannini e delle resine contenute nelle sue foglie. E per finire vi consiglio la tisana della mia amica erborista. Lasciate un cucchiaio di fiori di iperico in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua bollente e dolcificate con miele di tiglio.