“Nel momento in cui alzi un libro all’altezza degli occhi per leggerlo, chi ti sta davanti non vede più la tua faccia. Vede il corpo del libro”. Il concetto dietro l’ iniziativa “BookasFace” è chiaro: dare vita ai libri su un social network che spesso sembra dimenticarli. Il nome della pagina è un evidente gioco di parole. 
Ancora più esplicativo il sottotitolo: “Da Zuckerberg a Gutenberg”, un salto nel tempo per far incontrare in modo creativo realtà che sembrano inconciliabili. L’iniziativa, nata su Facebook nel 2011, si è trasformata in una start -up creativa con la partnership di Innovation Factory e Bicube e ha superato la selezione del  “NidiTecnoFrontiere 2013”. 
In occasione del terremoto in Emilia, gli organizzatori sono riusciti a raccogliere moltissimi libri da consegnare ai bambini delle tendopoli: a fornirli gli stessi “creative reader” che ogni giorno postano le loro foto sulla pagina facebook da ogni parte d’Italia e del mondo. E così, grazie al lavoro di Francesco Arleo (Art Director), Matteo Adamoli (Strategic Planner), Paolo Comparin (Digital Storyteller) , Matteo Biasi (Web Developer ) e Valentino Arleo (Graphic Designer),  “BookasFace” ha migliaia di fans sia su Facebook che su Twitter. Con la loro creatività, postano centinaia di foto in cui il libro diventa la loro faccia, da ogni parte del mondo: “Abbiamo scoperto che i lettori sono ‘creativi’ e che  creano opere d’arte a partire dall’interpretazione di un libro -spiegano gli organizzatori –  Giochiamo e facciamo giocare con i libri in modi che riteniamo vicini al nostro concept”.
FONTE:repubblica.it