Sudori freddi è il titolo che i francesi hanno dato a VERTIGO di Alfred Hitchcock, noi quel meraviglioso film lo abbiamo intitolato LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE, il titolo del romanzo da cui è tratto è  “D’entre les morts” (tra i morti). Ed ecco lo spettacolo che da sempre avrei voluto fare sulle tematiche hitchockiane. Il regista vide  “I Diabolici” di Clouzot, se ne innamorò, e Boileau&Narcejac, autori di quella storia, scrissero appositamente per lui D’ENTRE LES MORTS, che poi fu trattato e sceneggiato da Alec Coppel e Samuel Taylor. Nel leggere il romanzo, con il ricordo vibrante del film, non poche volte ci si stupisce: si legge che la storia si ambienta a Marsiglia nel 1939/40, durante la guerra, e Hitchcock invece la girò a San Francisco negli anni cinquanta.

Lui si chiama Flavières e Scottie nel film, lei Madeleine/Renée   Sourange nel racconto e Madeleine/Judy Barton, inoltre lui nel romanzo è solo,  mentre nel film ha un’amica (Midge) che lo ama senza alcun risultato. Potrei continuare ma la cosa importante da dire è che nello spettacolo confluiscono tutte e due le anime della storia, una sorta di ping pong emotivo che si racconta un po’ nella vecchia Europa e un po’ nell’Nord-America, a “Frisco”. Il titolo italiano potrebbe far pensare ad una donna-fenomeno, una donna che non conosce la morte, ma che ne teme il sopraggiungere inesorabile, una donna che potrebbe essere esibita in una fiera accanto alla Donna Cannone di De Gregori o alla LOLA MONTEZ di Ophuls. Un gioco surreale nella Marsiglia della seconda guerra mondiale, tra navi, gru per trasportare merci, o tra le strade a saliscendi di San Francisco: un sogno, un incubo inventato da uno dei personaggi della storia, che per la meticolosità prodigiosa degli accadimenti sembra essere più un mago-criminale che non un dolce marito affettuoso, preoccupato dagli squlibri mentali della moglie: lei  dice di essere già vissuta un tempo e che ora rivive e  minaccia ogni momento di suicidarsi nel fiore dell’età, della bellezza e dell’amore. Gévigne, il marito, chiede a Flavières/Scottie di pedinare Madeleine per impedirle di uccidersi, e lui pedina Madeleine, ma è a sua volta pedinato dall’amica Midge, che non riesce ad accettare l’indifferenza dell’amico tanto amato e desiderato.

Sogni e desideri che si manifestano tra grondaie di tetti spioventi e specchi neri deformanti, tra labirinti di luci e camere mortuarie in cui si cerca la Madeleine scomparsa e mai più riapparsa. Morta? Così dicono, ma lui non ha mai voluto vedere il suo corpo sfracellato, lui la cerca ancora e la ritrova, diversa, in un cinegiornale proiettato in un cinemino dove si parla dell’arrivo di De Gaulle a Marsiglia: lei è tra la folla, sembra proprio lei, e per un attimo guarda verso la cinepresa…E’ bastato quell’attimo per riaccendere l’amore di Flaviéres/Scottie anche per una donna che non è più tra i vivi. Storia popolata di uomini che si assomigliano, quegli uomini che ovunque, anche tra i morti, si muovono per riportare a galla, viva  nel cuore la loro “folle” Euridice, per salvarla dall’inferno e tenerla tutta per sé.

Teatro La Comunità
Via Giggi Zanazzo 1- 00153 Roma
Tel. 06.5817413  329.1677203 (10.30-12.30 / 14.30-18.30)

dal 1 Ottobre al 1 Novembre

dal martedì al sabato ore 21.00 e domenica ore 18.00

il prezzo del biglietto 15 intero, 10 ridotto, 7 ridotto gruppi –
€ 3 a tessera.

prenotazioni@teatrolacomunità.com-  info@teatrolacomunita.com