Un uomo, presumibilmente uno straniero che forse vende droga per vivere. Non è uno studente. L’unico elemento certo è che la sera del primo novembre era nella camera da letto di Meredith: è stata rinvenuta l’impronta del suo pollice insanguinato sulla federa del cuscino trovato sotto il cadavere della studentessa londinese. E anche sui frammenti di carta igienica rinvenuti, come scrive la polizia scientifica, “all’interno del water del secondo servizio igienico”. Gli investigatori della Squadra Mobile lo avrebbero già identificato e, ieri, sembrava già scontata la sua cattura. Ma si teme che sia fuggito prima  che il corpo senza vita di Meredith Kercher fosse scoperto nell’alloggio di via della Pergola 7. É lui, il fantomatico quarto uomo”, quello che gli investigatori stanno cercando nel mondo degli spacciatori. Quel mondo sommerso frequentato da Amanda e Raffaele per acquistare gli spinelli da fumare insieme nella casa di Sollecito dove è stato trovato il coltello con tracce del dna di Meredith.Intanto il gip di Perugia, Claudia Matteini, ha accolto questa mattina la richiesta di incidente probatorio avanzata dai legali del congolese, Patrick Diya Lumumba che, attraverso una nuova perizia, avevano chiesto accertare con maggiore certezza cause e ora del decesso della studentessa inglese Meredith Kercher. L’udienza per l’incidente probatorio è stata fissata per il 26 novembre.