Scritta da Ray Cooney, una tra le più prolifiche figure del teatro inglese, nonché cofondatore del “Theatre of Laughter Company” con sede allo Shaftesbury Theatre di Londra, “Taxi a 2 piazze” è una “pièce” a intrigo dove le contraddizioni, le bugie, la suspense, gli equivoci, la parodia, il dialogo rapido e incisivo, i colpi di scena e i ritmi mozzafiato, sono studiati ad arte per ottenere straordinari effetti comici con grande divertimento del pubblico.  Il motore della commedia che, al momento della sua prima apparizione nei teatri londinesi del West-End, aveva come titolo originale “Run for Your Wife” e la cui versione italiana è curata da Jaja Fiastri, ruota attorno alla storia di un tassista romano, Mario Rossi (Gianluca Guidi). Fin qui nulla di particolare se non fosse che questo tassista è sposato e convive allo stesso tempo con due donne, Barbara (Corinne Bonuglia) e Alice (Silvia Delfino), in due case che distano quattro minuti e mezzo l’una dall’altra. Ovviamente Alice non sa di Barbara e viceversa e la giornata del nostro “trapezista del talamo” si gioca tra le due con un salto mortale continuo.  Ecco allora che la vicenda esistenziale del signor Mario Rossi inizia a farsi interessante. Ancor più quando la precisa e complicatissima pianificazione di orari e turni di lavoro, che permette di nascondere la verità anche grazie all’aiuto dell’amico e vicino di casa (di Alice) Walter (Massimiliano Giovannetti), si sgretola improvvisamente per colpa di una borsettata che lo costringe, privo di sensi, al ricovero in ospedale. Al risveglio il taxista, ancora confuso, darà ad un infermiere l’indirizzo della prima moglie e ad un altro impiegato dell’ospedale, quello della seconda.  La denuncia arriverà quindi a due diversi commissariati di due diverse zone, che, a loro volta, si attiveranno mandando ad indagare due diversi investigatori il Brigadiere Ritella (Renato Cortesi) e l’ispettore Pittaluga (Simone Repetto) Anche la stampa fa la sua inviando a casa di Mario un fotografo che scatterà la foto che verrà pubblicata sulla copertina di Roma Sera. Quello che segue è una serie di equivoci, coincidenze, bugie e mistificazioni della verità continue che finiscono per coinvolgere anche l’altro vicino di casa (di Barbara), l’eccentico Bobby (Stefano Bontempi), e che intrigano, trascinano e divertono lo spettatore per tutta la durata della pièce.  Basata su situazioni paradossali ed esilaranti, tipiche della migliore tradizione del teatro brillante inglese, la commedia, per mantenere una raffinata agilità e divertente leggerezza, ha bisogno di registi e interpreti di prim’ordine, infatti, dietro l’organizzazione precisa dell’azione scenica si avverte pienamente la regia di Gianluca Guidi che si conferma un regista di grande  sapienza costruttiva e l’ottimo cast composto da uno straordinario manipolo di interpreti di livello alto che, con un affiatamento pazzesco in scena, reggono perfettamente i tempi indiavolati della rappresentazione, in cui è quasi impossibile riprendere fiato tante sono le battute fulminanti, tante sono le gag, tanto rapidamente si complica il castello di bugie innalzato dai protagonisti fino ad arrivare ad un finale inaspettato e sorprendente.