Secondo il quotidiano Haaretz, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sfida gli Stati Uniti, affermando che respingerà la loro richiesta di interrompere il progetto di costruzione di altre case per i coloni nella parte della capitale rivendicata dai palestinesi.  “Gerusalemme non è un insediamento”, ha dichiarato Netanyahu, “è la capitale dello stato di  Israele. La nostra politica prevede che i residenti di Gerusalemme possano comprare casa ovunque. Questa è sempre stata la politica di ogni governo israeliano. Non esistono norme che vietano agli arabi di andare ad abitare a ovest, e non esistono divieti che impediscano agli ebrei di costruire o abitare nella parte est della città”.  Fonti del governo statunitense avrebbero informato sia Israele sia l’Autorità nazionale palestinese che l’amministrazione considera le costruzioni a Gerusalemme est al pari degli insediamenti illegali in Cisgiordania, e chiede una sospensione dei lavori.