Dopo il grande successo dell’esordio al Festival Shakespeariano di Verona, “Timone d’Atene”, con Pino Quartullo per la regia di Jurij Ferrini, approda il 26 luglio sul magico palco del Teatro Romano di Ostia Antica nella rassegna internazionale “Cosmophonies”.  Raramente rappresentato in Italia, “Timone d’Atene” di W.Shakespeare è un’opera incredibilmente attuale, poetica, tragica e, a tratti, cinicamente divertente. E’ la storia di un uomo che crede nell’amicizia come valore universale, forte, un amore allo stato più puro, che travalica il senso di proprietà. Un ‘idealista. Egli segue un pensiero che curiosamente si colloca tra la dottrina di Cristo e la filosofia di Marx, dove si cancella il senso di proprietà privata – dal latino “privare” ossia togliere ad altri – solo per far posto al senso di condivisione. Vi sono molti riferimenti a Cristo nelle scene iniziali e il banchetto che apre la piéce offre una immagine molto simile all’ “ultima cena”. Come racconta il regista Jurij Ferrini: “è difficile per noi del 2007, così immersi nella logica di mercato, comprendere un uomo che antepone all’utile, l’amore. Ci è più facile accusarlo di comprarsi il bene degli altri con la prodigalità. Ma quando  le cose cambiano e la Dea Fortuna – l’odierno indice della borsa – fa precipitare tutto, gli amici accampano scuse inverosimili, molto divertenti se ascoltate con cinismo, e lo lasciano solo nella povertà più cupa. Timone abbandonerà Atene per vivere come una bestia nella foresta e lasciarsi morire lentamente di fame.”  Raccontare la storia di Timone oggi significa mostrare l’assurdità del nuovo capitalismo sfrenato che fa affari con soldi virtuali prestati da banche compiacenti  e una moneta che vale molto poco e che costringe molte famiglie a vivere al di sotto della povertà. L’economia non è, e non può essere, l’unico valore di una società civile. Se così è il baratro per tutti noi è dietro l’angolo. Questa storia è un’opera meravigliosa che scava nei nostri sogni infranti, che parla di generosità e ingratitudine, della arida logica del profitto e degli spietati paradossi del mercato, di furbizia politica e voltafaccia improvvisi che lasciano solo, profondamente solo, un uomo nella sua caverna di angoscia. “Amo un teatro leggero, in senso brechtiano –  prosegue Ferrini – cioè mi piace far riflettere il pubblico mentre assiste alla rappresentazione e per questo immagino di costruire una Atene di un’epoca imprecisata  fatta di grandi archi che sono ricavati da quelli che potete trovare sulle banconote da € 50. E conclude – “Il danaro è l’agente tossico mortale dell’umanità.” Pino Quartullo in questa piéce si rivela l’interprete ideale, un uomo che vuole scavare e trovare quello che non và. Non sta a noi migliorare il mondo, a noi si addice anche solo sottolineare quello che abbiamo sotto gli occhi e nessuno sembra vedere… INFOBotteghino teatro tel. 0656350468  Indirizzo internet: www.cosmophonies.com Indirizzo del teatro: Via dei Romagnoli n. 717 (Roma)   Costo biglietto 18 € + p.v. (gradinata) 23 € + p.v. (parterre).