Non poteva mancare lui, John Rambo, guerriero micidiale e implacabile, capace di fare le guerre da solo, a coronare la fortunata ondata di remake (o sequel o prequel, le storie di questi personaggi non stancano mai) cinematografici basati sulle vicende degli eroi un po’ anti-eroi degli anni Ottanta. L’aveva già fatto Silvester Stallone, ad inizio anno, con l’altra sua interpretazione planetaria, Rocky Balboa. Il film, che uscirà nel 2008, è il quarto capitolo di una saga entrata non solo nella storia del cinema, ma in un contesto culturale tipico della società occidentale di quel periodo, quando eroi super muscolosi (Stallone appunto, e Scwarzenegger) si contendevano il primato di salvatori del mondo, ricacciando pericoli al limite del verosimile.
Pericoli la cui provenienza non era sempre il Pianeta Terra. Anzi. Proprio in quegli anni la fantascienza decolla nelle sale e negli schermi, e registi come Steven Spielberg e Ridley Scott venivano consacrati nell’olimpo delle macchine da presa. E adesso come allora questo filone cinematografico vive una seconda giovinezza, sfornando fior di pellicole ispirate alle saghe di venti anni fa (come “Transformers” di Michael Bay, in uscita il 22 giugno, ispirato al celebre cartone animato degli anni ’80 in cui macchine robotizzate venivano a continuare la loro guerra nel nostro Pianeta). Come il noir e l’horror che tornano alla ribalta, con i remake di Quentin Tarantino e Frank Miller..
Ma la slot machine cinematografica è stata sbancata dal filone di pellicole ispirate ai fumetti anni ’80 Made in USA. Un vero e proprio fenomeno di portata mondiale (Tanto per citare i più recenti Spider Man, 300, Sin City e Batman), destinato a continuare.
Dal cinema alla musica, il ritorno di gruppi rockettari di musica e d’aspetto, con look brillanti, pettinature improponibili e sonorità ribelli. Per non parlare della moda, sempre più ispirata a contrasti di colori accesi e incredibili che hanno caratterizzato le passerelle in un periodo che non vuole e non riesce a finire nel dimenticatoio. Come diceva il mitico Sonny Crockett, agente di Miami Vice, un’altra icona dell’epoca: “quello che facciamo se lo ricorderanno per un bel pò”, come a dire che il solco lasciato da quei personaggi, rimasti nel cuore di tutti, è difficile da colmare. Sarà positivo o negativo? La risposta è in ognuno di noi. Per adesso sembra prevalere l’Ottanta nostalgia.