“Per il terzo anno sono Direttore artistico del nuovo Teatro Parioli che ho intitolato ad un grande artista: mio padre Peppino De Filippo, così Luigi De Filippo presenta alla stampa il nuovo cartellone del Teatro Parioli di Roma ,io pratico e preferisco, continua il Maestro, un Teatro che comunichi al pubblico belle emozioni. Un Teatro dove l’Artista che lo interpreta, entra dalla parte del palcoscenico, recita con successo e poi esce dalla parte della platea, tra gli applausi, portandosi il pubblico a braccetto. Che ci sia, insomma, complicità e comunione fra Pubblico e Artista.
Con l’impegno e l’aiuto validissimo di mia moglie Laura, del Dott. Filippo Vacca – direttore organizzativo – e di tutto lo Staff del Teatro, offriamo un interessante ventaglio di proposte.Si potrà scegliere tra il teatro dei De Filippo, Sciascia, Pirandello, Moliére, Plauto, la versione teatrale del film di Tornatore, la musica di Tchaikovsky. E ancora la rassegna de “Le fiabe musicali” con le fiabe in musica per i più piccoli e i “Parioli in concerto” con i concerti della domenica mattina alle ore 11.00.Assieme a me ci saranno i protagonisti della nostra scena come Sebastiano Somma, Daniela Poggi, Gaetano Aronica, Antonio Salines, Edoardo Siravo, Massimo Venturiello, Tosca, Tato Russo, Glauco Mauri e Roberto Sturno. Tutto questo è stato da noi, del Nuovo Teatro Parioli Peppino De Filippo, realizzato con sacrificio, con coraggio, con passione, per le mille difficoltà economiche che oggi travagliano il nostro Paese.il Teatro è come la città di Napoli oggi: sembra a volte morire per poi risorgere ogni giorno più vitale che mai come la magica Araba Fenice.” Ecco un assaggio della stagione  2013 /14 del Teatro Parioli Peppino De Filippo che si apre dal 7 al 17 novembre con, “A ciascuno il suo” di Leonardo Sciascia,adattamento di Gaetano Aronica, regia Fabrizio Catalano con Sebastiano Somma,Daniela Poggi,Gaetano Aronica e Giacinto Ferro. Il percorso iniziato con Il giorno della civetta continua e si approfondisce con A ciascuno il suo.Mentre nel primo romanzo Leonardo Sciascia apriva e chiudeva il discorso sulla mafia nel suo passaggio dalla società rurale a quella urbana, qui non si parla quasi mai di mafia, essa è già integrata nel tessuto sociale ed economico, acquisita nei rapporti umani. Non c’è una sola figura positiva nella vicenda. I personaggi sono talmente compenetrati nei loro ruoli da non riuscire ad immaginare un altro mondo possibile. Non sono nemmeno sfiorati dall’idea del cambiamento. Tutto si compie con un’ambiguità spaventosa. 
Dal 28 novembre all’8 dicembre,“ Sei personaggi in cerca d’autore”di Luigi Pirandello,regia Giulio Bosetti con Antonio Salines,Edoardo Siravo,Silvia Ferretti,Paola Rinaldi e Marina Bonfigli. 
“Chi non ha visto Sei personaggi in cerca d’autore? Chi non ne è rimasto sorpreso e affascinato la prima volta, e poi l’ha voluto rivedere e di nuovo l’emozione è tornata?Molte sono le edizioni proposte in questi ultimi anni. E perché allora riprenderlo? Il fatto è che solamente vedendolo e rivedendolo lo spettatore potrà cogliere il fondo della sua misteriosa teatralità. E poi ci sono i giovani, che non l’hanno mai visto. Non possiamo privarli di questa scoperta, se li vogliamo anche spettatori di domani. Sei personaggi è esploso negli anni Venti, ma è rimasto in vita per ogni generazione, e chiunque abbia scritto di teatro non ha potuto fare a meno in seguito di tenerne conto. Dal 19 al 22 dicembre,“Lo schiaccianoci”,racconto e musica dal balletto,musica di P.I. Tchaikovsky,direzione artistica e musicale C. Stoppoloni e E. Celani,coce recitante Angela Di Sante. Dal celebre balletto, un racconto in musica con orchestra dal vivo. Tutta la magia della fiaba di Natale per eccellenza, accompagnata dalla musica e dal racconto di un’attrice che, con la complicità dei musicisti,  chiamerà i piccoli spettatori a sperimentare direttamente i suoni della musica di Tchaikovsky.
Dal 27 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014, , la Compagnia di Teatro Luigi De Filippo presenta, ”Un suocero in casa (…ma c’è papà!)”,commedia in due parti di Peppino e Titina De Filippo,regia Luigi De Filippo. E’ questa una delle più divertenti commedie del gran Teatro umoristico dei  fratelli De Filippo.Andata in scena per la prima volta nel 1935 al Teatro Politeama di Napoli ottenne un grande successo.La presenta, al pubblico d’oggi, Luigi De Filippo in una sua personalissima e magistrale interpretazione, assieme ad una Compagnia di Teatro di 12 attori.La commedia, fra le più belle e riuscite del ricco repertorio teatrale della famiglia De Filippo, continua a divertire ed interessare il pubblico che si sente coinvolto da emozioni e personaggi che rappresentano con ironia il quotidiano e la famiglia con grande maestria e Luigi da, al personaggio del suocero pestifero, un’interpretazione umanissima e di grande rilievo.Uno spettacolo come pochi oggi se ne vedono sui nostri palcoscenici. Vero Teatro con la “T” maiuscola, quindi da non perdere!
Dal  23 gennaio al 2 febbraio, , ”Il borghese gentiluomo”,di Molière,regia Massimo Venturiello con Tosca e Massimo Venturiello. Molière scrisse il Borghese Gentiluomo su commissione per compiacere il re Sole, e sebbene volesse dar vita a una semplice “mascherata” attraverso la quale mettere insieme le entré di un balletto e le arie di J.B. Lully, creò una novità assoluta. La grande novità è l’estrema libertà con cui l’autore tratta la vicenda di Monsieur Jourdain; ai toni farseschi e satireggianti si susseguono elementi di fiaba, momenti onirici anche disperati e accanto a una prosa densa di ritmo coesiste una tessitura musicale e coreografica, il tutto teso a una teatralità assoluta, di grande effetto comico. Un variopinto affresco seicentesco, che, memore dell’esperienza della commedia dell’arte, offre agli attori infinite possibilità di gioco e alla regia una grande libertà espressiva. 
Dal 6 al 16 febbraio, ,”Menecmi”,di Plauto,nella riscrittura di Tato Russo,regia Livio Galassi con Tato Russo. Cavallo di battaglia del Tato Russo attore, Menecmi ha avuto decine di riprese ed ha collezionato negli anni più di 600 repliche. La riscrittura originale di Tato dell’originale plautino conserva tutto il suo plebeismo, tutti i suoi caratteri di teatro popolare ma ne amplia a tal punto l’efficacia e il divertimento così da farlo diventare un capolavoro autentico dell’arte comica. 18 volte confessò d’averlo visto uno spettatore insaziabile. E insaziabili sono ogni anno le richieste degli spettatori di ripresa di questo spettacolo in cui Tato Russo si consacra attore specialissimo e dalla straordinaria comunicativa. Due ore di risate assicurate, un meccanismo comico perfetto, una grande prova di attore per Tato osannato dalla critica e dal pubblico per questa straordinaria interpretazione. 
Dal 27 febbraio al 23 marzo, la Compagnia di Teatro Luigi De Filippo presenta, ”Il berretto a sonagli”commedia in due parti di Luigi Pirandello, versione di Eduardo De Filippo ,regia Luigi De Filippo. In quel tragico e irrisolvibile gioco delle parti che è il Teatro Pirandelliano, un ruolo non trascurabile tocca al protagonista del “Il berretto a sonagli” che Eduardo De Filippo, con l’intelligente ardire che animava ogni sua impresa, ha tradotto in lingua napoletana.Beatrice, donna gelosissima, sospetta che il marito sia l’amante della bella moglie di Ciampa, commesso del loro negozio. La donna fa denuncia al commissariato. Il marito viene effettivamente trovato in compagnia della donna, ma il verbale non lo definisce delitto flagrante e il delegato è pronto a rilasciare i due. Ma per Ciampa la giustificazione legale non basta. Davanti a tutto il paese passa per essere un “cornuto”. Non gli resta che ammazzare i due o chiedere a Beatrice di dichiararsi pazza. La pazzia della donna infatti aggiusterebbe tutto, poiché, secondo Ciampa “è facile simulare la pazzia, basta gridare in faccia a tutti la verità”. E Beatrice, costretta anche dai propri parenti, si fa passare per pazza, convincendo tutti dell’innocenza di Ciampa e di sua moglie.Un prestigioso traguardo. Una grande prova d’attore per Luigi De Filippo che di questa edizione della commedia è regista ed applaudito protagonista.
Dal 27 marzo al 13 aprile, ,”Una pura formalità”,libero adattamento dal film di Giuseppe Tornatore,regia Glauco Mauri,con Glauco Mauri e Roberto Sturno. Quando “Una pura formalità”di Giuseppe Tornatore uscì nel 1994 fu accolto, per la sua inquietante novità, con una certa difficoltà da parte della critica. Oggi è considerato uno dei suoi film più belli in assoluto (lo stesso autore ne è convinto), un “piccolo capolavoro” L’intensità del racconto, il suo ritmo, illuminato da emozionanti colpi di scena, una razionale e al tempo stesso commossa visione della vita, hanno spinto Glauco Mauri, in pieno accordo con Tornatore, ad una libera versione teatrale. La storia fa nascere numerosi interrogativi ed è pervasa di “misteriosi perché”. Il cinema ha le sue ricchezze espressive, il teatro ne ha altre che sono sue proprie. E su un palcoscenico, nel nostro caso, la parola assume un valore non solo di racconto ma anche di invito alla fantasia e alle domande. Domande necessarie all’uomo per aiutarlo a cercare di comprendere quel viaggio a volte stupendo e a volte terribile ma sempre affascinante che è la vita.Anche a questo serve il teatro!

Dal 24 aprile all’11 maggio , la Compagnia di Teatro Luigi De Filippo presenta, ”E’ arrivata la felicità!”,due atti unici di Peppino De Filippo,regia Luigi De Filippo. Due storie piene di amara comicità e arricchite dalla personale e umana interpretazione di Luigi De Filippo.Due atti unici che sono il classico esempio del grande Teatro umoristico dei De Filippo, maestri dell’Arte di far ridere riflettendo.il primo atto è “La Spinta”di Luigi De Filippo,ovvero la storia di un modesto impiegato in pensione, tormentato da una moglie dispotica e autoritaria, viene da costei costretto ad investire i modesti risparmi di una vita in un’attività che non ama.Il secondo atto è,”Don Raffaele il trombone”, di Peppino De Filippo,la storia di un povero suonatore di trombone, modesto musicista che un giorno crede di aver incontrato finalmente la fortuna. Ma il destino beffardo sta per giocargli l’ennesima delusione al posto della fortuna appena immaginata.

Sempre nell’ottica di una programmazione volta a promuovere lo spazio teatrale in diverse, ma pur sempre correlate attività artistiche, prosa e musica si intersecano in mirabile e attenta sinergia.Anche per la stagione 2013/2014, il Teatro Parioli Peppino De Filippo, non tralascia l’intento di catturare l’interesse per la musica classica, di un pubblico sempre più vasto, dagli appassionati ai neofiti. E questa volta, si avvale della collaborazione dell’Associazione Nuovaklassica, da anni impegnata nella diffusione della musica con una nuova formula, che, siamo convinti, riuscirà nell’audace intento.Nasce così l’idea di presentare al pubblico, tanto per iniziare, tre appuntamenti monografici di domenica mattina alle ore 11.00. Questi seguiranno un percorso su tre grandi compositori: Bach, Mozart, Beethoven, i quali verranno fatti rivivere non solo attraverso le note ma anche attraverso le sapienti parole di un attrice, che guiderà  l’ascoltatore alla scoperta dei loro capolavori. Il quarto appuntamento, il secondo in ordine di tempo  rappresenterà un omaggio al carnevale, con il capolavoro del francese Saint-Saëns, “ Il carnevale degli animali”. Una porta aperta a tutti, anche ai giovanissimi, perché no, magari vestiti in abiti carnevaleschi, affinché quel naso infilato nei luoghi d’arte, diventi ludicamente, uno dei luoghi che si possono frequentare senza annoiarsi, perché c’è qualcuno che, dalle tavole di un palcoscenico, sa affascinarci e attirando la nostra attenzione, trasmetterci emozioni. Buon ascolto!
Anche per la stagione 2013-2014 il Teatro Parioli Peppino de Filippo, volge la sua attenzione ad una programmazione mirata per le scuole, avvalendosi della partnership dell’associazione Nuovaklassica.
Dal 2005, anno della sua costituzione, Nuovaklassica dedica, oltre la programmazione concertistica istituzionale, una specifica e ormai conosciutissima formula di presentare al giovane pubblico, e non solo, la musica sotto forma di racconto.Dall’orchestra da camera a quella sinfonica, dalle musiche di Tchaikovsky a quelle di Saint-Saëns, da Prokovieff a Burns, il racconto si materializza, si impreziosisce dell’accompagnamento musicale e dei suoi elementi costitutivi.
La tavolozza sonora, gli strumenti d’orchestra, il leitmotiv, la forma, sono di volta in volta chiamati in gioco, favola dopo favola, a presentarsi al pubblico non come elementi astratti e per i soli addetti ai lavori, ma come elementi che devono far parte di un bagaglio culturale per ascoltare in modo consapevole e comprendere il linguaggio della musica.Quale modo migliore se non attraverso una favola?L’esordio di questa collaborazione Nuovaklassica – Teatro Parioli, si articolerà su due appuntamenti: il 17 dicembre 2013 con Lo Schiaccianoci su musica di P.I. Tchaikovsky ed il 25 marzo 2014 con Gli Aristogatti su musica di G. Burns.
Un altro tassello importante nell’attività del Teatro Parioli Peppino De Filippo, la collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” ha recentemente firmato un Protocollo d’Intesa con il Teatro Parioli Peppino De Filippo per una fattiva e continuativa collaborazione nell’ideazione e realizzazione di eventi e manifestazioni artistiche e culturali di interesse comune. 
Per l’anno 2014 è in fase di progettazione “I De Filippo”, una serata che gli allievi dell’Accademia dedicheranno al confronto con i grandi maestri del teatro napoletano, presentando al pubblico il loro lavoro su testi di Peppino ed Eduardo, supportati, durante il percorso di studio, da incontri con Luigi De Filippo che metterà a loro disposizione la sua grande esperienza di palcoscenico e il suo alto magistero.Per l’Accademia la collaborazione con il Teatro Parioli e con Luigi De Filippo costituisce un’irripetibile opportunità di contatto diretto con le fonti della grande tradizione del teatro italiano sulla quale i giovani attori e registi del teatro di domani costantemente riflettono in un continuo impegno  di studio e di approfondimento.