La rassegna, realizzata da I BORGHI e dall’ENTE TEATRALE ITALIANO in collaborazione con la PROVINCIA DI ROMA – ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI e la REGIONE LAZIO – ASSESSORATO CULTURA, SPETTACOLO, SPORT, è nata dall’esigenza di offrire una programmazione di danza internazionale, ed articolata in un calendario annuale. Un’iniziativa che ha incontrato il consenso di pubblico e critica grazie agli artisti e alle compagnie che vi hanno preso parte: da Carolyn Carlson ai Pilobolus di Moses Pendleton, dal Ballet Preljocaj alle coreografie di Alwin Nikolais, dalla Merce Cunningam Dance Company fino a Monica Casadei e Mvula Sungani; un percorso nella danza contemporanea non solo nazionale, che non ha precedenti nel panorama romano degli ultimi anni.

Sarà l’Aterballetto, che si unisce al Teatro Gioco Vita di Piacenza, a concludere la rassegna al Teatro Valle (il 13 e 14 gennaio 2007) con un singolare spettacolo di teatro ed ombre, costruito sul racconto coreografico che Igor Strawinsky compose nel 1909 per i Balletti Russi. L’Uccello di fuoco è una delle creazioni di maggior successo di Teatro Gioco Vita, questa volta realizzata, con la regia di Fabrizio Montecchi, in una nuova versione arricchita dalle coreografie di Mauro Bigonzetti. Così come Strawinsky ha creato una musica che, pur mantenendo una totale libertà espressiva, si pone in diretto rapporto con la storia, anche lo spettacolo gioca su un sistema di segni scenici fortemente narrativi, realizzando un perfetto equilibrio tra danza ed ombre, in costante dialogo con la musica.

Ma ne L’uccello di fuoco il narrativo, la storia, non è il fine ma il mezzo, la guida che ci permette di esplorare i territori indecifrabili dell’espressione. Di abbandonarci all’altro. In quell’altrove teatrale dove i segni scenici perdono progressivamente i loro contorni definiti per accompagnarci verso i loro, indefinibili, domini espressivi. La scelta di utilizzare il teatro d’ombre amplifica il potenziale spettacolare: sulla scena sono i danzatori ad animare l’universo delle ombre, dando forza visiva alla precisione del gesto coreografico.