Alla base del nuovo farmaco per la terapia antiretrovirale c’è la molecola raltegravir. Tecnicamente è un inibitore dell’integrasi, enzima adoperato dal virus Hiv per integrare il proprio Dna nel materiale genetico delle cellule umane. Il farmaco, in sperimentazione in alcuni ospedali italiani, è basato sulla molecola raltegravir scoperta a Pomezia dai ricercatori italiani dell’Irbm, l’Istituto Ricerche di Biologia Molecolare “Pietro Angeletti”.  Italiano il primo paziente che si è sottoposto al trattamento a base di raltegravir. L’utilizzo del farmaco ha fatto riscontrare un abbassamento rapido della carica virale nel paziente affetto che però non ha presentato gli effetti collaterali normalmente correlati alla somministrazione di terapie antiretrovirali. Il farmaco è potente anche contro i mutanti del virus.