Emma (Isabella Ferrari) e Antonio (Valerio Mastandrea), sposati con due figli, sono separati da circa un anno. Antonio vive da solo nella casa dove avevano abitato insieme, Emma è andata a stare da sua madre coi bambini. Poi, una notte qualunque, una volante viene chiamata nel palazzo e la polizia si accinge a fare irruzione nell’appartamento dove qualcuno dice di aver sentito degli spari. Un giorno perfetto,nuovo lavoro di Ferzan Ozpetek, in un serrato rincorrersi di avvenimenti racconta le ventiquattro ore che precedono questo momento, la vita semplice eppure ‘unica’ di un gruppo di personaggi pedinati passo passo: Camilla compie sette anni, suo fratello Aris fa un esame all’università, Emma perde il lavoro in un call-center, sua figlia Valentina incontra un ragazzo che le piace, l’Onorevole Elio Fioravanti è in giro per comizi elettorali, la sua bella moglie Maja scopre di essere incinta, il piccolo Kevin viene invitato a una festa lussuosa, la professoressa Mara ha un appuntamento col suo amante e Antonio vede la moglie per l’ultima volta. Le loro storie si incrociano sul grande palcoscenico di una Roma frenetica e inquietante, che sembra portare alla tragedia anche se un minimo gesto, una sola parola, potrebbe deviare la traiettoria del destino. Un giorno perfetto, nelle sale dal 5 settembre, racconta con ironia, commozione e pietà, una feroce storia d’amore, quella che separa e unisce Emma e Antonio. E mette in scena mondi diversi e lontani, che si incrociano come in un giallo inesorabile. Scorrono davanti ai nostri occhi le aule scolastiche e i bus affollati, le tangenziali di periferia e le strade del centro, i ricchi e i poveri, i privilegi e il precariato, le madri e i padri, i figli e le figlie, lungo un percorso che si addentra nei territori del presente, cercando di dare forma a una realtà caotica, sfuggente, e sconosciuta.