Non è da tutti dormire in un edificio disegnato dal Borromini, affacciarsi da una finestra o in terrazza ed essere avvolti dalla scenografia di Piazza Navona, ricevere l’abbraccio di Roma e il saluto di una statua del Bernini…si può vivere tutto questo all’Eitch Borromini, struttura di charme ubicata nel seicentesco Palazzo Pamphilj, proprio di fronte alla fontana dei Fiumi di Piazza Navona.

La struttura negli ultimi dodici mesi non ha mai rinunciato ad offrire la sua attenta ospitalità, con una ulteriore attenzione ai particolari e alle precauzioni sanitarie aggiuntive richieste dalle disposizioni del momento. Storia, emozione e i più alti standard dell’ospitalità e sicurezza sono di casa all’Eitch Borromini, che propone anche diversi pacchetti speciali validi in aprile e maggio.

Una poesia di pietra

Tutto all’Eitch Borromini contribuisce alla sensazione di far parte di una pagina dell’arte barocca, nel vivo della grandezza della famiglia Pamphilj e dell’attività di Bernini e Borromini. L’affaccio del palazzo progettato dal Borromini si spalanca su Piazza Navona, e uno dei quattro fiumi della Fontana berniniana sembra proprio guardare alle finestre della dimora storica.

Si è catapultati direttamente dentro la storia, in un’area che già in epoca romana era fulcro di attività e iniziative (al posto dell’attuale Piazza Navona si trovava lo Stadio di Domiziano dell’86 d.C.). La struttura ricettiva è ospitata dal Collegio Innocenziano, un ramo di Palazzo Pamphilj, sorto a metà del Seicento su progetto di Francesco Borromini, genio dell’architettura barocca incaricato da Papa Innocenzo X. Contemporaneamente alla costruzione del Collegio Innocenziano, che aveva lo scopo di offrire ai giovani dei feudi Pamphilj una formazione sacerdotale, venivano realizzati una cappella privata, la chiesa di Sant’Agnese in Agone, l’ingrandimento del palazzo di famiglia e il rinnovamento scenografico di Piazza Navona rendendola la cosiddetta “Isola dei Pamphilj”, grandiosa testimonianza dell’architettura barocca e della potenza della famiglia.

Il palazzo che ospita Eitch Borromini ha l’ingresso su via di Santa Maria dell’Anima e confina con la sacrestia della chiesa di Sant’Agnese in Agone. Si sviluppa su sei piani (la struttura occupa la parte dal secondo piano in poi), e termina con una sorprendente terrazza che regala al visitatore una delle viste più belle di Roma. È ancora percorribile l’originale scala a chiocciola del Borromini e sono tutt’ora visitabili una serie di passaggi e luoghi segreti adibiti agli incontri fra papa Innocenzo X e Donna Olimpia Maidalchini, nota popolarmente come “la Pimpaccia” o “la papessa”, che la tradizione identifica come la direttrice dei lavori del palazzo. Questi dettagli storici e architettonici particolari contribuiscono al fascino attuale della struttura ricettiva, insieme alla distribuzione degli interni, agli affreschi seicenteschi del Bernini, alle pavimentazioni, soffitti a cassettoni e boiserie originali, alla finestra trifora che affaccia su Piazza Navona, al grande orologio del 1657 incastonato nel campanile.

Alloggiare in una struttura con tali caratteristiche, posizione e storia, è un’opportunità più unica che rara, un’emozione che inizia dal buongiorno immersi nel cuore di Roma e viene suggellata da un aperitivo o una cena al tramonto con vista privilegiata sui tetti e le cupole della città, dall’alto della Terrazza. Da qui si possono raggiungere a piedi tutti i punti più importanti del centro storico della città: è punto di partenza ideale per soggiorni dedicati all’arte, allo shopping, ad incontri di lavoro.