Oggi è stata pubblicata su “Emme”, inserto satirico del giornale “L’Unità”, una vignetta dal titolo “Guerre Giuste” in cui è raffigurato un uomo che punta la pistola facendo intendere che il bersaglio sia il ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta.Immediata la reazione del ministro che, tramite il suo portavoce, si augurava di vedere “la completa dissociazioni del nuovo direttore del quotidiano “L’Unità”, Concita De Gregorio”. Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha affermato che la vignetta, caratterizzata dalla pericolosa ambiguità, “fa intendere che a Brunetta si potrebbe anche sparare.” Il direttore del settimanale satirico “Emme”, Sergio Staino, ha spiegato che la vignetta “esprimeva solo il disagio, l’indignazione e il vaneggiamento folle e non certo condivisibile, che può provocare una strabordante polemica contro supposti fannulloni.” Il direttore di “Emme” ha inoltre aggiunto che è pronto a chiedere scusa se i lettori, compreso il ministro Brunetta, non hanno letto la buona fede della vignetta. Concita De Gregorio, direttore de “L’Unità” si è associata alle scuse di Sergio Staino, comunicando in una nota che la direzione ha espresso “sorpresa per le reazioni suscitate dalla vignetta negli stessi ambienti che hanno sempre giustificato e tollerato gli espliciti riferimenti all’uso delle armi fatti da un autorevole esponente della maggioranza, Umberto Bossi, in contesti non satirici ma evidentemente politici”.