Fragranze di ogni tipo sono state usate nei secoli per cerimonie rituali, per i loro poteri curativi e come trattamento di bellezza.

I buddisti usavano le essenze per le cerimonie religiose, i greci per curare certe malattie, gli egiziani inalavano sostanze aromatiche per alterare lo stato di coscienza, gli indiani decoravano il letto nuziale con il profumo di gelsomino, mentre i cinesi diffondevano aromi per rendere più serena un’atmosfera opprimente. In origine il nostro olfatto era allenato a riconoscere i nemici, le persone amate, il cibo e i pericoli, ma nel corso del tempo abbiamo sviluppato altri mezzi per compiere queste funzioni e la nostra capacità di sentire gli odori si è in parte atrofizzata. Ognuno di noi ha un particolare odore, una specie di firma odorosa unica e personale, come le impronte digitali. Prodotto dalle cellule apocrine, questo aroma personale è vagamente muschiato e gioca un ruolo importante nel suscitare l’attrazione sessuale.

Nei secoli dell’eleganza e dell’aristocrazia, il Seicento e il Settcento, impera la sporcizia. Le norme di pulizia esistono ma, paradossalmente, non sono legate all’uso dell’acqua: consistono nella detersione del sudore e dello sporco tramite frizioni con salviette asciutte e pulite. Ovviamente questo rituale non basta. Entra così in gioco l’altro elemento della “toilette asciutta”, il profumo.

E’ per questo che si diffonde l’abitudine di portare addosso un piccolo portaprofumi. Profumi dolci, muschiati, aceto, acqua di rose, ambra, mirra, lavanda…C’è l’acqua di cannella con cui profumarsi l’alito, gli aromi da infilare nei bauli, tra gli abiti. Esistono perfino appositi sacchetti profumati da infilare sotto le ascelle in funzione deodorante.

Sì, il deodorante. Proprio quello che usiamo oggi (il primo deodorante vero e proprio nasce negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento) sotto forma di spray, stick, crema. Cerchiamo allora di capire il funzionamento del deodorante. Il sudore entra in contatto con i batteri che vivono sulla superficie della pelle e produce così gli odori sgradevoli che vogliamo evitare. Esistono due diversi modi per porvi rimedio.

Il primo consiste nell’impedire il fenomeno della traspirazione ostruendo i pori, come fanno i sali d’alluminio. Si parla in questo caso di effetto antitraspirante, che ha l’inconveniente  di bloccare il naturale processo di eliminazione delle tossine. La seconda soluzione consiste nell’uccidere i batteri che si trovano sulla superficie della pelle, permettendo la naturale traspirazione.

vita fragrante

Privilegiamo la seconda soluzione con Deo crema freschezza fiorita di BIOFFICINA TOSCANA,  la linea di cosmetici  ecobiologici certificati Icea ed aderente allo Standard Internazionale Icea-lav “Non Testato su animali”. Qui i prodotti vengono estratti da  piante coltivate in Toscana con il metodo biologico e biodinamico come l’olio di olivello spinoso ed il peperoncino, l’olio di oliva ed il miele. In più i prodotti Biofficina Toscana non contengono PEG, parabeni, petrolatum, paraffina, SLS, SLES, siliconi, OGM, coloranti artificiali. Basta leggere l’Inci:i prodotti sono formulati in accordo con le indicazioni del Biodizionario.

Deo crema freschezza fiorita è un deodorante privo di sali di allumino, pietra di allume e alcool, per un’azione delicatissima. Con estratti di piante officinali toscane note per le loro proprietà antibatteriche (rosmarino, equiseto, menta, salvia, timo) ha una profumazione di note fiorite da oli essenziali ed essenza certificabile Icea. Vita fragrante garantita!