Le Università di Nottingham e di Sheffield hanno esaminato per 10 anni uomini con più di 48 anni e donne oltre i 57 anni riscontranndo che le percentuali di rischio “colpi di cuore” sono risultate più basse.Anche in Italia, l’aspirina è in vendita come farmaco generico con il nome del principio attivo (acetilsalicilico), ma finora è stato prescritto solo a categorie con un alto fattore di rischio. Da oggi, invece, si renderebbe possibile un’azione di prevenzione di massa molto efficace e solo nel nostro paese ci sarebbero 20.000 casi in meno a rischio, dato che sono 200.000, in media, gli italiani che subiscono un infarto. Ad ogni modo, non si può pensare di risolvere tutto con una pillola, perchè – come ha ricordato il farmacologo Luciano Caprino, uno dei maggiori esperti di farmaci antiaggreganti – migliorare gli stili di vita è un’idea sensata e il vantaggio di ridurre del 10% gli infarti giustifica il consiglio di un utilizzo esteso dell’aspirina. Lo stile di vita risulta essenziale per la prevenzione da attacchi di cuore prima ancora di passare alle terapie farmacologiche.