Sono in tanti a sostenere che questa sia l’estate più calda degli ultimi 120 anni: record raggiunto, dunque. 40 gradi toccati o sfiorati in quasi tutte le regioni d’Italia, e se luglio ancora non è finito la paura per ciò che ci riserva l’imminente agosto è altissima. Conseguenza dell’implacabile calura, il picco dei consumi d’energia per l’uso dei condizionatori: Terna non ha dubbi, l’impiego di elettricità ha raggiunto il livello massimo, pur non destando alcun allarme. Secondo gli esperti, infatti, i valori sembrano essere in equilibrio con i margini di riserva, e assolutamente consoni alla media stagionale. Situazione stabile, quindi, anche se si continuano a monitorare eventuali sviluppi, in modo da evitare il tanto temuto rischio black out che potrebbe emergere dietro l’angolo, anche se per ora la rete elettrica regge. Le uniche problematiche imminenti sembrano essere le ondate di afa e calore, che colpiscono soprattutto gli anziani e coloro che sono costretti a lavorare tutta la giornata sotto il sole: a Mantova un uomo è morto in un cantiere a causa di un malore dovuto proprio all’eccessiva esposizione alla calura estiva. A poco valgono i consigli che giungono dagli esperti, ovvero evitare di uscire nelle ore più calde della giornata e ridurre al minimo il rischio di colpi di calore. Solo chi si trova al mare o all’interno di un ambiente climatizzato riesce a sfuggire all’incredibile escalation delle temperature. Altro pericolo incombente gli incendi, per cui si mobilitano ogni giorno i Canadier e la Protezione Civile: nel Lazio sabato si sono registrati 128 roghi, per un totale di 15 ettari di bosco bruciati.  Come sopportare, dunque, l’afa soffocante che ci sta investendo? I meteorologi non ci danno grandi speranze, annunciando ulteriori rialzi delle temperature. I più fortunati cercheranno un po’ di refrigerio al mare o in montagna; chi non si può permettere la gita fuori porta dovrà sopportare il clima bollente, magari acquistando un ventilatore o il tanto bramato condizionatore.  E se ciò non bastasse, arrivano in aiuto i consigli di alcuni ministri, tra cui quello della Salute Livia Turco, che propone a dipendenti di uffici pubblici e privati di evitare l’uso della cravatta e di vestire in modo più leggero, in modo da fronteggiare meglio l’ondata di caldo.Si salvi chi può!