Grazie anche alla direzione puntuale e ironica di Antonio Calenda e alla partitura di Germano Mazzocchetti, lo spettacolo viene riproposto per la terza stagione, un successo straordinario che consacra un autore da molti indicato come il precursore del teatro dell’assurdo. E non è un caso infatti che questa messinscena abbia ottenuto un’accoglienza entusiasta anche in Francia, dove è stato rappresentato nel 2003 durante la rassegna Les Italiens promossa a Parigi dall’Ente Teatrale Italiano.
Libera da un rigoroso percorso narrativo, Un’indimenticabile serata trascorre tra battute che guizzano come lampi, gag, brevi monologhi, nonsense all’insegna del più surreale umorismo del drammaturgo romano. Un disorientamento conoscitivo che a volte aiuta meglio di tanti universi raziocinanti ad analizzare il reale: spezzettamento del senso, vacuità della sintassi, interazioni, assonanze, triplo e quadruplo senso, parola come musica, musica al posto della parola, danza come parola e musica insieme… tutto concorre a definire la sconvolgente modernità teatrale, di scrittura e contenuti, dei testi di Achille Campanile.
Da vero cultore della scrittura di Campanile, Antonio Calenda, ha avuto l’intuizione di amplificare l’umorismo dell’autore attraverso le sorprendenti doti comiche di Piera Degli Esposti, interprete capace di una straziante drammaticità in testi classici o contemporanei, e che qui si cimenta con i toni grotteschi e ironici dando voce all’io narrante maschile. L’effetto è dirompente, elegante, paradossale, per una serata che, letteralmente e a pieno titolo, si preannuncia indimenticabile.

Roma, TEATRO VALLE
dal 6 all’11 febbraio 2007