«Non chiamatela depressione, per carità! La depressione è una malattia grave, io non credo di averla mai vissuta. Semplicemente la malinconia fa parte di me. Prima la combattevo, ora cambio direzione».

Così dice Vanessa Incontrada, protagonista al cinema con «Ti sposo ma non troppo», in un’intervista a cuore aperto al settimanale OGGI.

Rivela l’attrice italo-spagnola: «L’anno scorso, per qualche mese, ho frequentato un gruppo guidato da un terapeuta. E lì, dopo aver molto lavorato su me stessa, ho avuto il coraggio del confronto e di raccontare le mie paure, le insicurezze. La fragilità. Tutti le abbiamo, arriva il momento che bisogna affrontarle. Sentivo il bisogno di una consapevolezza maggiore. Volevo capire come gestire alcuni aspetti della mia vita».

Tra questi il timore della «solitudine, del rimanere sola con me stessa. Ci sono momenti in cui mi isolo e la mente vaga. Al contempo, però, sono una grande organizzatrice con la mania del controllo. Poi ho difficoltà a separarmi dalle persone e dalle cose che amo… Adesso ho imparato a convivere con l’inquietudine. Quando arriva – così, senza motivo -, taglio i ponti col mondo e me ne sto per i fatti miei. Ora l’accetto, aspetto che passi».

A OGGI Vanessa Incontrada parla del suo amore con Rossano Laurini («Mi fido del mio uomo, glielo leggo negli occhi. È generoso e molto riservato, uno che racconta ma non dice. Da lui mi sento avvolta in un abbraccio continuo»), della voglia di una nuova maternità («Ma ancora non mi sento pronta e non so il perché») del suo non essere schiava della bellezza  al punto da tagliarsi i capelli a zero per un nuovo ruolo. E di sé dice: «Sono consapevole di essere una bella donna ma da qui a sostenere che mi  piaccio… uuuhhh! Come tutte, poi, certi giorni mi sento super e altri un orrore… Ho un punto debole: amo mangiare. Se poi sono sotto stress, esagero addirittura… C’è un solo modo per farmi perdere chili: la recitazione. Se il mio personaggio richiede una figura più snella, mi metto subito a regime».