La comicità è una cosa seria perchè racconta i difetti, i sogni e labanalità del male e del bene servendosi di un’arma potentissima, larisata, capace di trasformare la realtà in istruttivo nonsenso…
“Vieni avanti cretino!”, la battuta da cui lo spettacolo di PinoInsegno e Roberto Ciufoli prende il nome, fu coniata dai fratelli DeRege, la più celebre coppia di avanspettacolo tra le due guerre,l’eterna variante di Sancho Panza e Don Chisciotte.

Pino Insegno e Roberto Ciufoli vogliono, con “Vieni avanti, cretino!”,rendere il loro personale omaggio alle vecchie commedie diavanspettacolo proponendo rivisitazioni di citazioni famose – tra cuiil mitologico “sarchiapone” dei grandi Walter Chiari e Carlo Campanini– alternandoli ad esilaranti elementi inediti. I due attori, chetornano a lavorare insieme dopo molti anni, sulla scia del vecchioVarietà, della Rivista e dell’Avanspettacolo vanno in cerca di quelgesto folle, di quella consapevolezza scenica e di quella risata amarache in passato ha mostrato il dritto e il rovescio della vita degliitaliani. Spalleggiati dalla primadonna Shannessy Hakola e dal piccologrande tapman Giorgio De Bortoli, dai comprimari Federico Perrotta eVito Ubaldini, da giovani ballerine e da una cornice musicale curata daJacopo Fiastri che guida un orchestra di quattro elementi, Insegno eCiufoli desiderano anche, con questo show, riconoscere l’importanzadell’avanspettacolo nella loro formazione artistica ed omaggiare lagrande professionalità dei suoi protagonisti.

L’Avanspettacolo nacque e visse felicemente fra il 1930 e il 1950,sovente sovrastando, nei gusti e nelle spese del pubblico, lo stessocinematografo che era chiamato a introdurre e servire. Si trattava insostanza di rappresentazioni analoghe a quelle del varietà, con icomici e le ballerine, con i cantanti e i maghi, con gli illusionisti ei contorsionisti dove il “cretino” è la maschera principe dellacomicità del Novecento che affonda le sue radici indietro fino allaCommedia dell’arte. Il “cretino” è proprio il comico che sembra noncapire nulla della realtà che lo circonda ma che in realtà alla fine,la sovverte con i suoi doppi sensi, con le sue trovate geniali. EttorePetrolini, Ciccio De Rege, Walter Chiari e Carlo Campanili, UgoTognazzi e Raimondo Vianello sono i testimoni del passato che ciriconducono a quell’ atipico surrealismo italiano con il quale tantiartisti di oggi continuano a misurarsi.

“VIENI AVANTI, CRETINO!”
Con Giorgio De Bortoli, Shannessy Hakola,
Federico Perrotta e Vito Ubaldini,
coreografie Claudio Ferraro, musiche Jacopo Fiastri
scenografia modernamente antica Francesco Scandale
Regia Pino Insegno e Roberto Ciufoli

TEATRO VITTORIA
dal 27 febbraio al 18 marzo