Mini-guide per tre destinazioni vicine dove respirare, ricaricarsi, e magari dimenticare per un attimo che esistono i gruppi WhatsApp “Cena 24?”
🛁 1. Terme a misura di quiete: Pré-Saint-Didier (Valle d’Aosta)
Il rumore dell’acqua calda che scorre, il vapore che avvolge il panorama alpino, e il tuo telefono? Lontano.
Le terme di Pré-Saint-Didier sono un abbraccio caldo prima dell’inverno, perfette per chi sente già le prime contrazioni festive (sintomi: lista regali mentale, ansia da outfit cena aziendale).
Cosa fare:
- galleggiare tra vasche esterne e interne mentre il cielo cambia colore;
- concedersi un massaggio detox per liberarsi del carico mentale;
- mangiare polenta al rifugio senza doverla fotografare per forza.
Vantaggio extra: torni a casa che profumi di resina e lavanda.
🧱 2. Borgo slow e silenzioso: Dozza (Emilia-Romagna)
Un piccolo borgo arroccato, famoso per i suoi murales, il vino buono e l’assenza di traffico emotivo.
Dozza è la meta perfetta per chi vuole camminare lentamente, parlare poco e mangiare bene (in questo ordine).
Cosa fare:
- passeggiare tra i vicoli affrescati e sentire il silenzio (quello vero);
- assaggiare ogni tipo di salume al’Enoteca Regionale;
- visitare la Rocca Sforzesca e avere una scusa per stare in silenzio “per rispetto della storia”.
Vantaggio extra: nessuno ti chiede se hai già fatto l’albero.
🖼 3. Città d’arte fuori stagione: Mantova (Lombardia)
Dimenticata dai turisti di massa, amata dagli animi tranquilli.
Mantova a novembre è un quadro rinascimentale in pausa: poca folla, luci basse, piatti caldi, e bellezza ovunque.
Cosa fare:
- visitare Palazzo Te o Palazzo Ducale e prendersi il tempo per ogni affresco (senza essere spinti da gruppi con la guida urlante);
- mangiare i tortelli di zucca con mostarda come se fosse un rito;
- fare una camminata al tramonto lungo i laghi per ricordarsi che si può anche rallentare.
Vantaggio extra: puoi dire che sei andata “a ricaricarti nell’arte” e sembrare profondo, anche se hai solo dormito tantissimo.




