Budapest è una città che non si capisce subito.
Troppo maestosa per essere familiare, troppo viva per restare solo elegante.
Eppure, è bastato poco — un tram n. 2 al tramonto, un bagno caldo sotto i lampadari liberty — per farcela entrare dentro. Non da turisti, ma da ospiti in una casa immensa.
Con in mano l’edizione delle Guide Verdi Europa e Mondo di Touring Editore, ci siamo mossi da Pest a Buda, da Óbuda alle isole fluviali, passando per mercati, musei e scorci da cartolina. E tutto ci è sembrato armonico, stratificato, autentico.
🛁 Terme, dove il tempo si scioglie
In nessun’altra capitale europea le terme fanno così parte del paesaggio urbano.
Non solo wellness, ma rituali sociali. Al Gellért e allo Széchenyi ci si incontra, si gioca a scacchi immersi nell’acqua, ci si racconta la vita.
Grazie alla Guida Verde, scopriamo non solo dove andare, ma quando, come, perché farlo.
L’arte termale incontra l’estetica — colonne, affreschi, silenzi — e anche l’ironia: Budapest è maestosa, ma non si prende mai troppo sul serio.
🚋 Dal tram n. 2 si vede l’anima della città
È considerato uno dei tragitti su rotaia più scenografici del mondo.
Lo prendiamo senza fretta, lungo il Danubio, tra scorci monumentali e dettagli quotidiani.
Lo dice anche la guida: guardare la città dal tram è come leggerla da una distanza perfetta.
E in quel tragitto lento, tra vecchie stazioni e nuove architetture (come la Casa della Musica Ungherese, firmata Sou Fujimoto), capiamo che Budapest non è né retro né futurista. È una danza continua tra ciò che resta e ciò che cambia.
🍷 Ruin bar, cantine e mercati: la città che si siede a tavola
A Budapest si beve bene, si mangia meglio. Ma soprattutto, si sta.
La guida ci accompagna nei ruin bar, locali ricavati da spazi abbandonati, trasformati in ritrovi creativi e surreali.
Si respira quella decadenza viva che solo l’Est Europa sa offrire.
Poi ci sono le cantine, i mercati coperti, i banchi di spezie, e la nuova moda del travel grocery: acquistare ingredienti locali per cucinare a casa propria e portare via una memoria fatta di sapori, non solo di souvenir.
🚴♀️ La BuBa: da Budapest al Balaton in bicicletta
Tra le novità segnalate dalla guida c’è la BuBa, pista ciclabile inaugurata di recente che collega la capitale al lago Balaton.
Un itinerario sostenibile, accessibile, panoramico.
Pedaliamo tra campagne e villaggi, lasciandoci alle spalle il ritmo della metropoli.
Ed è lì che Budapest si dilata e diventa natura, provincia, respiro.
📝 Una guida che non ti dice dove andare. Ti spiega perché.
Questa nuova edizione delle Guide Verdi Europa e Mondo – Touring Editore su Budapest non è una lista di cose da fare, ma una mappa emozionale.
Racconta la fusione di tre città (Buda, Pest, Óbuda), la bellezza dei contrasti, la dignità dell’imperfezione.
I testi introduttivi — tra cui Claudio Visentin e Roberto Iovino — uniscono architettura, arte e musica con un tono accessibile ma mai banale.
E la parte pratica non manca: indirizzi giusti, orari, consigli per evitare le folle.





