In tutto il mondo il problema dell’obesità è crescente e per ovviare a questa problematica viene in aiuto il software del National Health Service (NHS), che mostra ai genitori come potrebbe diventare da adulto un figlio in sovrappeso. Nello specifico spiega cosa accadrà se continueranno ad accumulare chili, anche alla luce di un dato (rilevato in Inghilterra) che evidenzia come quasi mezzo milione sotto gli 11 anni di età è attualmente obeso. E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) in occasione dell’obesity day.

Gli esperti temono che questo problema comporterà un boom di malattie cardiache, diabete e cancro negli anni a venire. Molti genitori semplicemente non accettano che il loro bambino abbia un problema. Il team dell’Università di Newcastle che ha lavorato al progetto ha rilevato che solo il 30% dei genitori con un bambino sovrappeso, è consapevole di questa problematica. Il programma cerca di sensibilizzare sul problema facendo vedere ai genitori un’immagine 3D del proprio figlio in sovrappeso da adulto.

La ricercatrice principale, la dottoressa Angela Jones, sostiene che i genitori svolgono un ruolo fondamentale, che incide sul comportamento dei propri figli, ma i genitori tendono a non riconoscere quando i loro figli sono in sovrappeso o obesi. Il professor Jason Halford dell’Università di Liverpool, portavoce dell’associazione europea per lo studio dell’obesità, sostiene che la maggior parte dei genitori pensa che l’obesità sia un problema solo per gli altri.

Quello che mangiamo e che beviamo è alla base della nostra salute. Spesso viene prestata poca attenzione all’idratazione e a quello che si beve. Infatti, spesso non si considera che le bevande,  fatta eccezione per l’acqua, sono fonti caloriche. Non a caso, la base della famosa piramide alimentare, è costituita da otto bicchieri d’acqua, elemento che aiuta l’organismo a regolare l’assunzione del cibo e a svolgere tutte le principali funzioni metaboliche.