Esprime la quintessenza della cultura creola, e quello di Trinidad, con la cittadina di Port of Spain in prima linea è considerato nei Caraibi come il padre di tutti i carnevali.

La preparazione delle bande e delle maschere inizia con un anno di anticipo, e prima di Natale si avvertono nell’aria i primi segnali della grande festa  che sta per cominciare. L’esplosione di colore, musica e sfrenata allegria che caratterizza i giorni conclusivi della festa, inizia ufficialmente alle 4 del mattino di un lunedì con la sfilata di apertura del carnevale, e termina con il Martedì grasso, che precede il Mercoledì delle ceneri.

Decine di migliaia di persone scendono in strada travestite con costumi elaborati e stravaganti, dietro deejay che diffondono a tutto volume brani di musica calypso. Questa celebrazione si diffuse nei Caraibi alla fine del XVIII secolo per influenza dei colonizzatori cattolici francesi, ma nel 1838, con l’emancipazione degli schiavi che portò numerosi africani, esponenti delle fascie deboli della popolazione, a manifestare in strada i propri diritti, prese le distanze dalla sua matrice europea. Le rivalità persero l’asprezza e si trasformarono in competizioni tra bande quali sono attualmente, bande di musicisti che suonano ininterrottamente per ore nella grande baldoria che ogni anno distingue il Carnevale. Ogni banda ha un proprio quartier generale nel quale hanno luogo le prove e le esibizioni preliminari.

venimange

Per completare l’esperienza sull’isola, vale la pena fare una visita al Veni Mange, un ristorante ricavato in una tipica abitazione creola che, oltre a offrire il miglior menu dell’isola, è anche una galleria d’arte. Per dormire, invece, date un’occhita al sito Guest to Guest per cercare e trovare la casa caraibica da scambiare con la vostra (ovunque sia).