C’è chi viaggia per vedere musei, chi per mangiare, chi per “staccare”.
E poi c’è chi, con grazia e un palato educato alla lentezza, sceglie una città per entrare in un caffè.
Uno di quelli con pareti alte, specchi bruniti, tovagliolini inamidati e l’aroma della Storia, servita con panna o in tazzina spessa.
Ecco 5 caffè storici italiani dove il tempo fa il suo ingresso con il cappello in mano e si siede al tavolo accanto.
☕ 1. Caffè Florian – Venezia
Aperto nel 1720, affacciato su Piazza San Marco.
Frequentato da Goldoni, Proust, Lord Byron e una quantità ridicola di piccioni veneziani, è il più antico caffè d’Italia.
Ordina un “cioccolato in tazza” e goditi l’orchestra dal vivo.
Non è una pausa: è un atto teatrale.
🍂 2. Caffè Pedrocchi – Padova
Chiamato “il caffè senza porte” perché, nel XIX secolo, restava aperto 24 ore su 24.
Filosofi, studenti e rivoluzionari si mescolavano tra sale neoclassiche e tazzine.
Da non perdere il “caffè Pedrocchi” originale, con menta e panna.
Un gusto ottocentesco che sopravvive con dignità e freschezza.
🎩 3. Caffè Mulassano – Torino
Piccolo ma prezioso, una bomboniera Liberty nel cuore di Piazza Castello.
Qui è stato inventato il tramezzino, sì, proprio lui.
Ma non è solo per la storia gastronomica: l’eleganza compatta del posto ti fa sentire un personaggio di inizio Novecento.
Ordina un espresso classico e un tramezzino tonno e carciofi: la coppia torinese più iconica dopo i Savoia.
🖋️ 4. Caffè Tasso – Bergamo Alta
Forse meno noto, ma pieno di fascino e silenzio, incastonato tra i vicoli acciottolati di Città Alta.
Una sosta qui è come entrare in un romanzo storico col profumo di caffè e carta stampata.
Le sale interne sono piccole, intime, un po’ retrò.
Lì puoi scrivere, pensare o semplicemente guardare fuori dalla finestra come se stessi aspettando qualcuno dal 1893.
💡 Consiglio d’autore:
Portati sempre un taccuino.
In questi posti si pensa meglio.
E la pausa non è solo per riposarsi, ma per ricordarsi chi si è, anche solo per dieci minuti.




