Quando novembre finisce e dicembre prende il suo posto, qualcosa cambia. Non solo fuori — con le giornate più corte e l’aria più tagliente — ma anche dentro di noi. Ci sentiamo più stanchi, meno energici, a volte un po’ giù. E una delle possibili cause è proprio lei: la carenza di luce. O, meglio, la carenza di vitamina D.
Non siamo qui per sostituirci al medico, ma per raccontarvi quello che facciamo noi per attraversare questo periodo con un po’ più di consapevolezza. Perché anche in inverno, anche nei giorni più grigi, possiamo prenderci cura di noi — con gentilezza, senza stress.
☀️ Luce naturale: cercarla ogni giorno
Non basta alzare le tapparelle. La luce invernale va cercata, scelta, rincorsa. Uscire anche solo per 20 minuti nelle ore centrali della giornata, camminare a passo lento o veloce, stare a viso scoperto (quando si può): ogni piccolo gesto contribuisce a stimolare la produzione di vitamina D. E fa anche bene all’umore, anche se non ce ne accorgiamo subito.
🚶♀️ Movimento all’aperto: il nostro salvavita soft
Lo diciamo da tempo: il movimento non serve solo per “rimettersi in forma”, ma è uno dei modi più semplici per far girare meglio l’energia — mentale e fisica. Una passeggiata nel parco, un tratto di strada a piedi invece che in auto, il giro dell’isolato con il cane. Non serve iscriversi a una maratona: basta farlo ogni giorno, o quasi.
🌿 Vitamina D: cos’è e perché è importante
La vitamina D è fondamentale per il benessere delle ossa, del sistema immunitario e, secondo alcune ricerche, anche dell’equilibrio mentale. Si produce principalmente attraverso l’esposizione solare, ma può essere integrata solo su consiglio medico, dopo esami del sangue. Se ne parla tanto, a volte troppo. Il nostro consiglio? Non improvvisare, ma chiedere al proprio medico se e quando è il caso di assumerla.
🕯️ Routine luminosa (in tutti i sensi)
Quando il sole manca, possiamo creare “microfonti” di benessere: una lampada da lettura calda, una candela accesa mentre si cucina, una luce soffusa nella stanza dove si lavora. Il nostro cervello ama la luce, anche quando è artificiale, purché non fredda e invadente. Costruiamo spazi in cui sentire ancora un po’ di calore.
🍵 E poi: mangiare bene, dormire il giusto, prendersi pause
Tutto ciò che ci fa stare bene aiuta anche a regolare l’assorbimento di ciò che serve. Una tisana calda, una colazione lenta, una sera passata con un libro invece che al computer. Sono piccole cose che, messe insieme, fanno la differenza. Anche nel cuore dell’inverno.




