Dicembre di solito è una corsa: chiudere scadenze, incastrare cene, recuperare regali, rispondere a messaggi a cui avremmo voluto pensare con calma. Noi però quest’anno vogliamo provare a fare una cosa diversa: arrivare alle feste un po’ più interi, non solo più stanchi.

Per questo ci siamo immaginati un piccolo calendario del benessere: dal 1° al 23 dicembre, ogni giorno un micro rituale. Niente rivoluzioni, niente sfide impossibili: gesti semplici, da 5–10 minuti, da infilare tra una mail e la lista della spesa. Possiamo stamparci la lista, salvarla sul telefono o segnarla in agenda. L’idea non è farli tutti alla perfezione, ma averli lì, come promemoria gentile.

Come useremo questo calendario

Prima di entrare nel dettaglio dei giorni, ci diamo tre regole:

  • Non recuperiamo: se un giorno salta, va bene così. Il giorno dopo ricominciamo e basta.
  • Sempre micro: se un rituale ci sembra troppo lungo, lo riduciamo a 3 minuti. Meglio poco che niente.
  • Zero senso di colpa: questo calendario è un regalo, non un altro dovere.

Dal 1° al 7 dicembre: il respiro e il corpo

Giorno 1 – Tre respiri profondi prima di iniziare la giornata
Appena ci sediamo al lavoro o al tavolo di cucina, chiudiamo gli occhi e facciamo 3 respiri lenti: inspiriamo dal naso, espiriamo dalla bocca. Solo questo. È il nostro “via” al calendario.

Giorno 2 – Cinque minuti di allungamento
Ci prendiamo 5 minuti per stiracchiare il corpo: collo, spalle, schiena. Possiamo farlo in salotto, in camera, persino in ufficio. Ci muoviamo come ci va, senza performance.

Giorno 3 – Una camminata consapevole
Oggi scegliamo un tragitto che facciamo spesso (verso casa, verso l’ufficio, verso il supermercato) e lo percorriamo con attenzione: notiamo i rumori, l’aria, le luci. Il telefono resta in tasca.

Giorno 4 – Dieci minuti di “pause stretch” serale
Prima di andare a letto, ci dedichiamo 10 minuti: qualche piegamento in avanti, qualche rotazione delle spalle, un leggero allungamento delle gambe. Ci immaginiamo di “sgrullarci” di dosso la giornata.

Giorno 5 – Idratazione consapevole
Oggi beviamo intenzionalmente: ci versiamo un bicchiere d’acqua, ci fermiamo e lo beviamo senza fare altro. Niente schermo, niente distrazioni. Solo noi e quel gesto minuscolo.

Giorno 6 – Il viso tra le mani
Ci laviamo il viso con calma, lo asciughiamo con un asciugamano morbido e poi appoggiamo le mani sulle guance per qualche secondo, sentendo il calore. Un abbraccio minuscolo, ma nostro.

Giorno 7 – Cinque minuti di respirazione prima di dormire
Stesi a letto, facciamo 5 minuti di respirazione lenta: contiamo fino a 4 mentre inspiriamo, fino a 6 quando espiriamo. Se la mente vaga, la riportiamo al conteggio.

Dall’8 al 14 dicembre: parole, pensieri e journaling leggero

Giorno 8 – Tre cose che ci hanno fatto bene
Prendiamo un quaderno o una nota sul telefono e scriviamo 3 cose che oggi ci hanno fatto stare anche solo un po’ meglio: un messaggio, una tazza di tè, la luce di una finestra.

Giorno 9 – Una lista “stop”
Oggi scriviamo 3 cose che non vogliamo più fare per forza a dicembre (rispondere a tutti subito, dire sempre sì, sentirci in colpa se siamo stanchi). Non dobbiamo risolverle, solo riconoscerle.

Giorno 10 – Una pagina di “svuotamento mentale”
Mettiamo un timer da 10 minuti e scriviamo, senza pensarci troppo, tutto quello che ci passa per la testa: da “devo comprare il detersivo” a “mi preoccupa…”. Non rileggiamo, lasciamo lì.

Giorno 11 – Un messaggio gentile (agli altri o a noi)
Mandiamo un messaggio a qualcuno che ci viene in mente spesso e a cui non scriviamo mai, oppure scriviamo una mail/nota a noi di un anno fa, con comprensione invece che giudizio.

Giorno 12 – Ricalibrare le aspettative
Oggi scriviamo cosa ci aspettiamo veramente da queste feste: 2–3 desideri realistici (ad esempio: “avere mezza giornata in cui non guardiamo il telefono”, “fare una passeggiata dopo pranzo”). Poi li mettiamo in un posto visibile.

Giorno 13 – Una cosa che possiamo delegare
Scriviamo una sola cosa che possiamo non fare da soli: un regalo, una commissione, una telefonata. Pensiamo a chi può aiutarci e, se possibile, glielo chiediamo.

Giorno 14 – Un grazie a qualcosa che di solito diamo per scontato
Prima di dormire, scriviamo una frase di gratitudine per qualcosa di molto semplice: il letto, una coperta, l’acqua calda, un libro. Non serve che sia originale, solo sincero.

Dal 15 al 20 dicembre: digitale, confini e tempo per noi

Giorno 15 – Dieci minuti offline programmati
Scegliamo un momento della giornata (pausa pranzo, tardo pomeriggio, sera) e stacchiamo tutto per 10 minuti: niente telefono, niente notifiche. Possiamo guardarci intorno, bere una tisana, respirare. Ma offline.

Giorno 16 – Pulizia delicata delle notifiche
Oggi facciamo un mini decluttering digitale: disattiviamo le notifiche di una sola app che ci stressa, o usciamo da una chat che ci prosciuga energie. Un passo piccolo, ma liberatorio.

Giorno 17 – Dire un no in modo gentile
Pensiamo a un invito, una richiesta, un impegno che ci pesa. Se possiamo, oggi rispondiamo con un no gentile, spiegando che abbiamo bisogno di tenerci uno spazio per noi. Se non possiamo dirlo fuori, lo scriviamo almeno per iscritto, per allenarci.

Giorno 18 – Una micro routine serale slow
Stasera scegliamo una sola cosa lenta: una tisana, 10 pagine di un libro, una doccia calda fatta con calma. Anche se abbiamo solo 15 minuti, decidiamo che saranno “intoccabili”.

Giorno 19 – Una passeggiata senza meta utile
Usciamo solo per fare due passi, non per comprare qualcosa o sbrigare una commissione. Anche se sono 10 minuti sotto casa, li dedichiamo al semplice fatto di camminare.

Giorno 20 – Un piccolo gesto di cura verso il corpo
Scegliamo una cosa che normalmente rimandiamo: mettere una crema mani, fare un impacco ai capelli, massaggiare i piedi prima di dormire. La facciamo oggi, senza aspettare il “momento giusto”.

21, 22 e 23 dicembre: atterrare dolcemente

Gli ultimi tre giorni prima delle feste non li vogliamo usare per correre di più, ma per atterrare piano.

Giorno 21 – Riordinare un angolo, non tutta la casa
Oggi scegliamo un solo angolo: il comodino, il piano del tavolino, la sedia su cui accumuliamo vestiti. Lo sistemiamo per 10–15 minuti. Vederlo più libero ci ricorda che non dobbiamo avere tutto sotto controllo.

Giorno 22 – Scegliere un momento da difendere durante le feste
Scriviamo nero su bianco un momento che ci promettiamo di difendere nei giorni clou: una passeggiata dopo pranzo, la lettura la sera, un caffè in solitudine al mattino. E se possiamo, lo comunichiamo a chi vive con noi.

Giorno 23 – Un check-in con noi stessi
Ci ritagliamo 15 minuti per chiederci: come stiamo arrivando alle feste quest’anno? Di cosa abbiamo più bisogno: riposo, leggerezza, silenzio, compagnia? Lo scriviamo e ci promettiamo di tenerne conto nelle scelte dei giorni successivi.

Questo piccolo “avvento del benessere” non è l’ennesima cosa da fare bene o male. È un filo sottile che teniamo tra le mani mentre intorno si accende il rumore di dicembre. Alcuni giorni ci dimenticheremo di seguirlo, altri ci verrà più naturale. Quello che conta è ricordarci che, anche nelle settimane più dense dell’anno, abbiamo diritto a qualche minuto nostro, a un respiro più profondo, a una pausa che non dobbiamo giustificare.