Ricchissimo il repertorio eseguito oggi dalla Sinfonica di Roma magistralmente diretta dal maestro Matteo Pagliari (replica domani alle 20.30). Spontaneità per la Sinfonia di Rossini da Il Barbiere di Siviglia. Cavallo di battaglia della produzione rossiniana, alla prima rappresentazione nel 1816 fu accolta negativamente per conquistare successivamente il successo di pubblico che ne fa oggi uno dei brani più eseguiti nel mondo.Staordinaria poi la Sinfonia n. 36 in do  maggiore K.425 di Mozart. Composta a Linz dove il compositore austriaco era ospite con la moglie del conte Thun Hohenstein, fu scritta di getto e per un occassione festosa. Infine l’Orchestra ha deliziato il pubblico dell’Auditorium con la Sinfonia n.4 in La maggiore op.90, detta Italiana, di Mendelssohn. Ispirata dall’atmosfera tipica delle città italiane, non fu mai pubblicata durante la vita del compositore per diventare celebre dopo la sua morte. Omaggio alla latinità festosa che ispirò Mendelssohn, la Sinfonia è una carrellata di sentimenti contrastanti: dalla gioia alla rievocazione di momenti funebri per concludersi con festoso stile danzante.