Tre composizioni firmate Ludwing Van Beethoven che abbracciano l’arco temporale di vent’anni. Sono l’aria “Ah perfido!”, uno dei brani più impegnativi del musicista tedesco che trasmette la disperazione di una donna abbandonata dal suo amante e combattuta tra il desiderio di vendetta e l’amore. Magnificamente interpretato dal soprano Anita Selvaggio, l’Aria permeata di forti contrasti, segue il testo e traduce il dilemma umano in struggenti note drammatiche.Drammatica anche l’Ouverture del Coriolano che è ancora una manifestazione della lotta dell’uomo con il suo destino, tema caratterizzante il periodo “eroico” di Beethoven. Concepita come introduzione al dramma omonimo di H.J. Von Collin, la composizione è incentrata sul tema della morte intesa come soluzione finale. Infatti Coriolano, aristocratico romano accusato di appropriazione di fondi pubblici, nel dramma si uccide, epilogo questo che sicuramente colpì la fantasia del compositore di Bonn, che spesso aveva manifestato propositi suicidi.Per concludere in bellezza, ecco l’Ottava Sinfonia. Breve, umoristica, leggera, venne accolta tiepidamente dal pubblico a causa del confronto con la Settima presentata qualche mese prima. Stizzito Beethoven spiegò il mancato successo della Sinfonia definendola migliore della precedente. In realtà l’Ottava è diversa per la felicità, l’esuberanza, l’assenza di toni drammatici che riesce a trsmettere grazie alle trovate musicali del suo Autore.