La Sinfonia K 550 di Mozart apre il concerto di oggi (replica domani alle ore 20.30 ) per regalare  al pubblico dell’Auditorium Conciliazione di Roma una delle pagine più belle della musica sinfonica.Durante l’estate del 1788 il compositore di Salisburgo portò a termine  in poche settimane le sue ultime monumentali sinfonie:la K 543, la k55o e la k551, dimostrando l’influenza di Haydn nell’elaborazione tematica. Soprattutto la K 550 esprime una tale drammaticità da rivelare l’altra faccia di una personalità di solito ottimista. Il minuetto è un esempio di questa drammaticità ed anticipa quelle atmosfere romantiche che ritroveremo in Beethoven e che qui appaiono  quasi nascoste. Il musicologo tedesco Alfred Einstein descrivendo gli svolgimenti armonici della sinfonia usa queste parole: “sono come dei tuffi negli abissi dell’anima, simbolizzati in modulazioni tanto audaci che i contemporanei di Mozart non devono essere stati in grado di seguirli e tanto sublimi che soltanto Mozart stesso poté riportarli su di un livello terreno” In programma un altro capolavoro dalla problematica matassa timbrica e armonica abilmente dipanata dall’abilità del maestro Francesco La Vecchia:la Quarta Sinfonia di Bruckner.Un vero e proprio inno alla natura, intesa quale meraviglioso dono di Dio Nel febbraio del 1881, un altro grande direttore, Hans Richter decise di eseguire la Quarta Sinfonia (composta tra il 1873 e l’anno successivo): è il primo grande successo per il musicista austriaco, elogiato dal critico Kremser come un nuovo Schubert. A questo evento è legato il simpatico episodio del tallero, regalato bonariamente dal compositore al maestro d’orchestra – con la frase “Prendete e bevete una birra alla mia salute” — il quale, commosso fino alle lacrime, la incastonò nella sua catena d’orologio.