Eine Kleine Nachtmusik. Così è nota la Piccola serenata di Mozart per l’inizio dei concerti del 22 e 23 dicembre. Quasi uno scherzo del destino, questa composizione, la più popolare e soggetta a mille abusi, fu pubblicata dopo la morte del musicista austriaco e quasi sicuramente fu composta su commissione. Dopo un esordio festoso e allegro, si passa alla Romanza dal carattere dolce , tipico di un ninna-nanna. Segue un Minuetto che precede l’Allegro in forma di rondò.Composto da Arcangelo Corelli intorno al 1690, il Concerto Grosso op.6 n.8 (uno dei 112 composti ed eseguiti nelle occasioni solenni) e “fatto per la notte di Natale”, esprime tutte le energie e le idee che spinsero il compositore, data l’importanza dell’evento, a raggiungere il massimo di questa forma concertistica.In seguito al successo strepitoso ottenuto con la Sinfonia n.1, Bramhs (che aveva affermato:Non scriverò mai una sinfonia) si gettò a capofitto nella composizione della Sinfonia n.2, terminata in pochissimo tempo nell’estate del 1877 a Portschach.Tuttavia il compositore tedesco temeva il giudizio del pubblico pechè giudicava la sua composizione troppo dolorosa e maliconica. Invece la Seconda di Brahms è forse la più godibile dell sinfonie per il suo carattere melodico, anche se elaborata. Del resto la fidata Clara Schumann che per prima l’ascoltò al pianoforte, pronosticò: Avrà più successo con questa Sinfonia che non con la Prima. Roma. Auditorium Conciliazione22 e 23 dicembre ore 20.30