La Sinfonia n. 36 in Do maggiore K 425 composta a Linz città in cui  Mozart e la moglie giunsero il 30 ottobre 1783, ospiti del conte Thun, presenta una cartteristica particolare: per la prima volta il genio di Salisburgo apre una sinfonia con un tempo lento, su modello di molte composizioni di Haydn. Ma è nell’ultimo  movimento che ci troviamo di fronte al momento più innovativo della Sinfonia: un espediente musicale che allontana la composizione dal modello haydniano. Del resto Mozart riuscì a fondere gli stili sinfonici allora in voga, stile italiano, viennese, tedesco, per crearne uno nuovo. La Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvořák (op. 95), più nota col titolo di Sinfonia “Dal nuovo mondo” fu composta nel 1893 ed è l’ultima fra le sinfonie di Dvořák. Il titolo si riferisce evidentemente all’America, cui Dvorak intese dedicare una Sinfonia in seguito alla sua nomina a direttore del New York National Conservatory of Music. La cultura americana stimolò e arricchì Dvořák, che propose una sinfonia di matrice classica europea, ma contaminata dalla musica autoctona, come gli spirituals. “Nella Sinfonia n. 9 ho semplicemente scritto temi originali che racchiudono le peculiarità della musica indiana” ha scritto Dvořák. Roma. Auditorium ConciliazioneVia della Conciliazione 4Info 800.904.560 domenica 13 marzo ore 17.30 lunedì 14 marzo ore 20.30