Composta da Gustav Mahler fra il 1901 ed il 1902, la Quinta costituisce un rimarchevole punto di svolta della sua trasformazione artistico-compositiva, segnando il passaggio da un sinfonismo vocale ad uno strumentale. Altra caratteristica dell’opera, destinata a ripresentarsi nelle sinfonie successive, è la scansione in tre parti, qui ulteriormente scandite attraverso cinque movimenti. Come ebbe a rimarcare Ugo Duse, la Quinta assegna agli impulsi ritmici un’importanza determinante; raffinatissimo è quindi il ruolo delle percussioni, quasi anticipatrici delle audacie strawinskiane. Per non parlare dell’eccelsa tecnica orchestrale, volta a cogliere/riprodurre i cosiddetti Naturlaute (suoni di natura) attraverso articolati effetti timbrico-coloristici. Domenica 3 aprile ore 17.30lunedì 4 aprile ore 20.30 Roma. Auditorium ConciliazioneVia della Conciliazione 4Info 800.904.560